Venerdì, 26 Aprile 2024

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La convinzione e il timore dell’uomo, ha poi convinto il suo datore di lavoro a presentare una circostanziata denuncia all’ufficio di polizia urbana del comune Messapico

Avvistata una pantera in contrada Bonsignore

Pantera Pantera | © Archivio

Dopo San Severo, in provincia di Foggia, un’altra pantera è stata segnalata a Manduria, 380 chilometri più a Sud della Puglia. A giurare di averla vista, è il custode di un’azienda agricola che si trova in contrada «Bonsignore», agro di Manduria. La convinzione e il timore dell’uomo, ha poi convinto il suo datore di lavoro a presentare una circostanziata denuncia all’ufficio di polizia urbana del comune Messapico. L’imprenditore ha riferito che il suo dipendente da una settimana circa udiva dei ruggiti, di notte, provenire da uno dei terreni di coltura e che mercoledì scorso, 19 febbraio, avrebbe visto, da circa novanta metri di distanza, «una grossa sagoma nera con la testa di gatto, presumibilmente una pantera», è riportato nel verbale dei vigili urbani con la specie dell’animale scritta bene in stampatello. Motivo per cui il denunciante ha chiesto l’intervento urgente delle autorità preposte.

Il verbale è stato immediatamente sottoposto all’attenzione del comandante della polizia locale, il maggiore Enzo Dinoi che a sua volta ha disposto la trasmissione dello stesso a tutti gli uffici delle forze dell’odine presenti sul territorio.

Il comune di Manduria, evidentemente per non diffondere un ingiustificato panico, non ha ritenuto al momento utile allertare la cittadinanza in attesa probabilmente di riscontri certi. Quali misure siano state adottate per accertare o escludere la temibile presenza, però, non è dato sapere.

Diversamente ha fatto il sindaco di San Severo, Francesco Miglio che due settimane fa si è affidato addirittura a Sant’Antonio, protettore degli animali. «Fate una preghiera e cercate di stare tranquilli», aveva detto ai suoi concittadini preoccupati del felino. C’è da dire però che a differenza di questa di Manduria, in quel del Foggiano la belva era stata filmata e documentata scientificamente grazie alle impronte lasciate sul terreno bagnato.

Considerando le distanze che separano i due territori, circa 380 chilometri che a passo duomo sono percorribili in due giorni e qualche ora, non è da escludere che l’animale possa essere lo stesso. Escludendo così la pantera segnalata ma non ancora documentata in Abruzzo.

Nazareno Dinoi

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1 commento

  • C.F.
    sab 22 febbraio 2020 12:38 rispondi a C.F.

    beh, qualche tempo fa mi pare a Nardò o poco vicino, un tizio venne sbranato dalle belve che teneva in cattività, tigri, leoni, qualcuno ricorderà il fatto. A San Severo pare fosse il capriccio di qualche pregiudicato, quindi il danno è quello: lasciare boss e presunti tali liberi e quindi capaci di far danno, quando potrebbero essere ingabbiati a vita. Anche perché il miglior insegnamento è l'esempio.

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