
Un incendio ha interessato ieri l’area interna del Parco Archeologico dei Messapi, a Manduria, distruggendo gran parte dell’erba secca e incolta che da tempo invadeva il sito. Le fiamme, spinte dal vento e alimentate dalla vegetazione abbandonata, sono penetrate facilmente all’interno del parco, creando momenti di forte apprensione.
A domare il rogo sono state le squadre di volontari della Protezione Civile, in particolare quelle del Gruppo Prociv e dell’associazione Era che sono intervenute in sostituzione dei Vigili del Fuoco, impegnati contemporaneamente in altri interventi sul territorio.
Non sono mancati però momenti di tensione: l’ingresso al parco, infatti, era chiuso a chiave, impedendo ai soccorritori un accesso tempestivo. I volontari sono stati costretti a forzare il cancello per poter iniziare le operazioni di spegnimento, causando un ulteriore ritardo. Circostanza questa che si è già ripetuta in passato, sarebbe opportuno quindi che le autorità consegnassero una copia delle chiavi alle squadre locali della Protezione civile.
Secondo una prima ricostruzione, l’innesco dell’incendio sarebbe avvenuto lungo la circumvallazione, per poi propagarsi velocemente all’interno del parco archeologico. Fortunatamente non si registrano danni strutturali, ma la vegetazione bruciata comprometterà il transito dei visitatori, potenzialmente numerosi in questo periodo estivo.
L’episodio solleva ancora una volta interrogativi sulla manutenzione e sulla sicurezza del sito, simbolo dell’identità storica di Manduria e meta turistica di rilievo.
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