
Nessuna svolta concreta nell’atteso incontro tenutosi ieri presso la IV Commissione consiliare della Regione Puglia, convocato per affrontare il tema degli impianti eolici previsti nelle terre del Primitivo. Il vertice, richiesto a gran voce dal Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, ha riunito a Bari l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, i vertici del Consorzio – la presidente Novella Pastorelli e il vicepresidente Roberto Erario – insieme ai rappresentanti delle associazioni di categoria e dei Dipartimenti regionali competenti.
Al centro del confronto, le forti preoccupazioni legate al progetto della società «Yellow», che ha già ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie per la realizzazione di pale eoliche in aree considerate strategiche per l’agricoltura e il paesaggio del territorio manduriano. L’obiettivo dell’incontro era avviare un dialogo trasparente tra le istituzioni e i soggetti coinvolti, ma il confronto si è chiuso senza passi avanti: nessun ripensamento sulle autorizzazioni già concesse e solo la promessa di ulteriori verifiche tecniche.
L’assessore Pentassuglia ha parlato di un “incontro interlocutorio”, confermando la volontà di approfondire la questione e di “vederci chiaro”. La Regione ha infatti chiesto ai propri uffici di Urbanistica e Ambiente una nuova valutazione sull’impatto ambientale e paesaggistico dell’impianto. Un gesto che appare più come un riconoscimento delle preoccupazioni espresse dal Consorzio che come un vero tentativo di bloccare l’intervento.
A stupire, durante il dibattito, è stato il silenzio delle amministrazioni comunali: nessun Comune, infatti, risulta aver presentato osservazioni formali contrarie al progetto. Un’assenza che lo stesso Pentassuglia ha definito preoccupante, annunciando la convocazione dei sindaci per chiarire se si sia trattato di una mancanza formale o di un effettivo disinteresse. «Vogliamo capire perché nessuno si sia espresso – ha dichiarato – e fare in modo che, per i prossimi progetti, ci sia maggiore attenzione da parte di tutti i soggetti coinvolti».
Durante la seduta è emerso anche un altro nodo cruciale: la forza delle autorizzazioni ministeriali. Se un progetto viene dichiarato di “pubblico interesse”, la normativa nazionale impedisce di fatto a Regioni e Comuni di opporvisi in modo vincolante, anche in territori ad alta valenza paesaggistica come le terre del Primitivo.
Al momento non è stata fissata una data per il prossimo incontro, ma si prevede un aggiornamento entro una ventina di giorni, il tempo necessario per completare la nuova analisi tecnica. Intanto, il Consorzio attende chiarimenti da parte delle amministrazioni locali. «Verificheremo – ha dichiarato il vicepresidente Roberto Erario – se è vero che il sindaco di Manduria non si è opposto quando ne aveva la possibilità. Se lo avesse fatto, oggi gli uffici regionali avrebbero avuto un appiglio in più per fermare questa invasione dell’eolico nelle nostre terre».
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