
Ancora una volta lo stadio comunale “Nino Dimitri” diventa teatro di un contenzioso che, questa volta, ha avuto come vittime indirette una quarantina di giovanissimi atleti della Virtus Manduria, costretti a rimandare l’atteso Open Day.
I cancelli dell’impianto, infatti, nel pomeriggio si sono presentati sbarrati: serrature cambiate, nastri bianchi e rossi su ogni ingresso e un cartello con scritto “Vietato l’ingresso ai non addetti”. Una scena che ha lasciato allibiti non solo i bambini e i ragazzi pronti ad allenarsi, ma anche i genitori che li accompagnavano.
All’origine del blocco c’è la disputa tra due presidenti dell’Asd Polisportiva Manduria, la società aggiudicataria della gestione dello stadio: da un lato il manduriano Francesco Erario, che rivendica a legittimità della presidenza, dall’altro Cosimo Damiano Montinaro, leccese, che si presenta come suo successore. Erario, che ha denunciato Montinaro accusandolo di aver falsificato la firma e il verbale delle sue presunte dimissioni, ha provato ad aprire i cancelli, trovandosi invece davanti all’ennesima sorpresa: serrature sostituite e accessi interdetti.
Sul posto è intervenuta la polizia locale, che ha raccolto le versioni dei due contendenti, mentre i ragazzi e le famiglie hanno atteso invano sotto il sole che la situazione si sbloccasse.
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