
Momenti di paura l’altro ieri mattina lungo il litorale manduriano per il ritrovamento di un osso affiorato dalla sabbia. La macabra scoperta è avvenuta sull’arenile compreso tra Lido dei Messapi e Torre Borraco, marine di Manduria, ad opera di una famiglia che stava trascorrendo una giornata al mare.
Alla vista del reperto, che a un primo sguardo ricordava un femore umano, è scattato subito l’allarme. La notizia si è diffusa velocemente tra i bagnanti, alimentando preoccupazione e curiosità. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Manduria, guidati dal maggiore Alessandro Torto, che hanno prelevato l’osso per sottoporlo a un esame immediato. Nella stessa giornata, le analisi hanno escluso qualsiasi origine umana, facendo rientrare l’allarme.
Secondo il veterinario manduriano Patrizio Fontana, da noi interpellato, si tratterebbe di un rifiuto alimentare gettato illecitamente in mare dalle grosse navi che transitano nel Golfo di Taranto.
Il professionista che è responsabile del Centro di recupero animali selvatici, ha avanzato un’ipotesi inquietante: «A volte – spiega Fontana – alcuni armatori si disfano, per diversi motivi, di interi capi morti durante il viaggio, le correnti poi trasportano i resti fino alle nostre coste».
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.