
La vicenda dell’escavatore sprofondato nel cantiere dell’ex mercato coperto si complica ulteriormente, finendo ora sotto la lente della Corte dei Conti. A sollecitare l’intervento della magistratura contabile è stato Arcangelo Durante, esponente del movimento politico “La Puglia Domani”, che ha presentato un esposto per fare chiarezza sulla gestione dei fondi pubblici e sulla trasparenza delle operazioni legate al recupero del mezzo incidentato.
Nell’esposto si chiedono chiarimenti sui costi lievitati dell’intervento e sulle tempistiche di rimozione dell’escavatore sprofondato lo scorso 6 marzo in una cavità del sottosuolo mentre erano in corso i lavori di riqualificazione urbana. Da allora il cantiere è chiuso per impraticabilità, con gravi disagi alla circolazione e danni economici alle attività commerciali della zona. Tra queste, una farmacia ha già inviato una diffida al Comune, lamentando ostacoli all’accesso dei clienti e difficoltà nelle operazioni di carico e scarico.
I problemi sono aggravati dalla presenza di un antico canale romano sotterraneo, la cui volta passa proprio sotto via Federico Schiavoni, unica via d’accesso al cantiere. È questa la principale criticità tecnica che ha impedito sinora il recupero del mezzo pesante e che ha determinato l’abbandono dell’incarico da parte della prima impresa chiamata a intervenire, scoraggiata dal rischio di compromettere il delicato manufatto archeologico. L’importo iniziale previsto per l’operazione era di 10.300 euro.
A seguito dei rischi di crollo ipotizzati dai tecnici, il Comune ha affidato a una seconda ditta uno studio specialistico per valutare la consistenza del terreno, con un’ulteriore spesa di 7.000 euro. Spese straordinarie, non previste nel progetto originale, che hanno sollevato dubbi e proteste in ambito politico e cittadino.
Nel frattempo, ottenuto a maggio il via libera dalla Soprintendenza archeologica per la rimozione del mezzo, era stata individuata una nuova impresa, la “Carlà Team srl” di Lecce, che ha presentato il preventivo da 10.370 euro. Ma il coordinatore della sicurezza ha richiesto una verifica dei carichi esercitati sulla strada, rinviando la valutazione al direttore dei lavori, ingegnere Marco Mario Prontera.
Prontera ha dichiarato l’impossibilità di procedere senza uno studio approfondito sulla stabilità del canale sotterraneo, sollecitando l’amministrazione comunale ad avviare un rilievo strutturale e geo metrico per progettare un sistema di puntellamento in grado di garantire il transito sicuro dei mezzi. A tal fine, la società Geoatlas di Altamura ha presentato il preventivo di circa 7.000 euro per un rilievo tramite radio scanner.
Una situazione dunque sempre più intricata, tecnicamente delicata e onerosa, che ha paralizzato il cantiere e sollevato interrogativi sulla gestione dell’intero progetto. Nell’esposto presentato da Durante si chiede ora che venga fatta piena luce sull’uso dei fondi pubblici, sulla trasparenza delle scelte amministrative e sui tempi previsti per la ripresa dei lavori e la rimozione delle transenne che bloccano la viabilità nell’area.
Già nei mesi scorsi, lo stesso Durante aveva segnalato la vicenda al prefetto di Taranto. Oggi, con il cantiere ancora fermo e le spese in aumento, si attende l’intervento della Corte dei Conti per accertare eventuali responsabilità.
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8 commenti
Gregorio
gio 31 luglio 18:20 rispondi a GregorioMi amore Espresso macchiato, macchiato, macchiato Por favore Por favore Espresso macchiato corneo Mi amore Mi amore Espresso macchiato, macchiato, macchiato Por favore Por favore Espresso macchiato Espresso macchiato..........
Mimmo
gio 31 luglio 15:40 rispondi a MimmoMa da tutta questa situazione, il Sindaco Pecoraro farà il TAGLIO DEL NASTRO ? O taglia la corda ?
Carlo De Marzo
gio 31 luglio 14:19 rispondi a Carlo De Marzo--- A torto o a ragione, se una gru è sprofondato in un vecchio pozzo invisibile, Prefetto o Corte dei Conti non potranno fare niente. ----Sicuramente non c'è dolo, non credo che l'abbiano fatto apposta a far sprofondare la gru. ----Si può parlare sui tempi lunghi, ma se c'è la Sovrintendenza di mezzo, sappiamo che i tempi sono biblici. --------E questo lo dico a difesa di nessuno. ---------Nelle prime cinque parole che ho scritto c'è tutto il resto della storia.
Tonino
gio 31 luglio 12:27 rispondi a ToninoChi pagherà e il popolo,il comune anticiperà 🤑💰
Elena
gio 31 luglio 12:25 rispondi a ElenaE ancora,il danno è più dell'utilità .Ancora ci saranno spese del fermo escavatore ,poi i danni riportati. Ricordatevi che c'è un commercialista a capo Ci saranno pure i.picciotti???.Alla fine se si arriva sarà, la gallina dalle uova di diamante Opinione
Dorakiky
gio 31 luglio 11:21 rispondi a DorakikyChiaramente tutto a spese del comune, cioè dei contribuenti, ma mai dagli scellerati che hanno progettato il parcheggio sotterraneo. Parcheggio che nn utilizzerà nessuno e che diventerà famoso alla prima pioggia abbondante.
Gregorio
gio 31 luglio 15:35 rispondi a GregorioCondivido pienamente il tuo punto.È proprio il Canale Romano il vero problema, problema IGNORATO e, sarà proprio il Canale a rompere le uova nel paniere! Tutto ciò che ho visionato si è verificato. Aggiungo ( e non finisce mica qui) : se malauguratamente dovessero sbagliare i calcoli..come l'architetto 🤣.. continuo.. ecco, se dovessero sbagliare i calcoli e se, sprofonda la GRU che facciamo ? Ci saranno DUE MONUMENTI ( escavatore + gru) ? QUANTO VERRÀ A COSTARE QUESTO STUPIDO PARCHEGGIO SOTTERRANEO? Magari la tariffa minima sarà di 5 euro l'ora ?!! Macché, sono FISSATI per i parcheggi a pagamento,..quando era stato più facile fare una piazza alberata con una fontana ⛲️ in mezzo, anzi ,pensandoci bene, si può ancora fare, una piccola fontana sotto il BRACCIO dell'escavatore ! L'idea non è male !!
Alessandra Moscogiuri
gio 31 luglio 09:46 rispondi a Alessandra MoscogiuriI 17mila euro previsti per risolvere la questione dell'escavatore si spera che non si riverbereranno sulle tasse pagate dai cittadini. Tutto questo è veramente vergognoso