
Il Tribunale di Taranto ha condannato la Asl di Taranto al risarcimento di oltre 600 mila euro in favore di una paziente di Manduria che ha riportato gravi danni in seguito a un intervento di ernia discale eseguito nel 2015 dall’equipe della neurochirurgia dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto.
La vicenda aveva avuto inizio nel 2020, quando la donna, assistita dagli avvocati manduriani, Giancarlo De Santis e Lucia Baldari, aveva formalizzato una richiesta di risarcimento per “esiti invalidanti” post-operatori. Dopo il fallimento della fase stragiudiziale, ha fatto seguito la causa civile dinanzi al Tribunale, conclusasi con l’accertamento di gravi incongruità assistenziali, sia in sala operatoria che nella gestione post-intervento.
Secondo quanto stabilito dalla sentenza, l’Asl Taranto dovrà liquidare alla paziente 603.150 euro a titolo di risarcimento, comprensivi della sorte capitale, spese mediche e rivalutazione. Ai legali patrocinatori, invece, è stata riconosciuta una somma di 28.000 per le competenze professionali.
Il caso, già oggetto di attenzione per la rilevanza clinico-legale, pone ancora una volta l’accento sulla gestione del rischio clinico all’interno delle strutture sanitarie pubbliche e sulla necessità di garantire tempestività ed efficacia nei percorsi assistenziali post-chirurgici.
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