
Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, designato capofila dai viticoltori e portavoce unitaria degli operatori enoturistici del territorio, ha inviato una richiesta formale di incontro urgente alla Regione Puglia, rivolta in particolare all’Assessore all’Agricoltura Donato Pentassuglia, per discutere i progetti di impianti eolici previsti nei territori del Primitivo di Manduria DOP.
La stessa comunicazione è stata trasmessa anche a tutti i Comuni dell’areale di produzione del Primitivo di Manduria DOP.
La richiesta nasce nell’ambito della ferma opposizione del Consorzio del progetto di impianti fotovoltaici nell’ambito del progetto Parco Eolico promosso dalla società Yellow Energy S.r.l., che – secondo il Consorzio – rappresenta una minaccia per il paesaggio rurale, la vocazione agricola e il tessuto economico di uno dei territori vitivinicoli più identitari d’Italia.
«Non è accettabile – dichiara il Consiglio di Amministrazione del Consorzio – che decisioni di tale rilievo vengano prese senza un reale confronto con gli attori locali. Si tratta di scelte che incidono profondamente sul futuro di un comparto agricolo ed enoturistico d’eccellenza.»
Il Consorzio denuncia inoltre la scarsa informazione e il limitato coinvolgimento delle comunità locali nei processi decisionali, sottolineando il diritto delle popolazioni a partecipare attivamentealle scelte che riguardano il loro sviluppo.
«Questo progetto rappresenta un pericolo per il paesaggio distintivo, la sua autenticità e il patrimonio storico che custodisce. – sottolinea il Consorzio – Salvaguardare questi territori significa difendere l’identità culturale, i valori profondi e la visione condivisa per il futuro. Non siamo contrari alle fonti energetiche rinnovabili, ma chiediamo che ogni iniziativa venga attuata con consapevolezza e nel pieno rispetto del territorio, della sua vocazione agricola e delle comunità che vi risiedono. La transizione energetica è essenziale, ma non può avvenire a scapito della storia e del presente. Il Primitivo di Manduria merita uno sviluppo equilibrato e responsabile.»
Nel ruolo di rappresentante del territorio, il Consorzio ha chiesto che l’incontro istituzionale si svolga presso la sede consortile, in una data da concordare direttamente con l’Assessore all’Agricoltura, al quale spetta indicare la propria disponibilità.
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1 commento
Fernando Maria Maurizio Potenza
oggi, lun 23 giugno 16:07 rispondi a Fernando Maria Maurizio PotenzaNon riesco a comprendere il perché bisogna per forza deturpare zone coltivate o di interesse naturale, quando vi sono ettari di terreni incolti e abbandonati dove poter mettere pannelli fotovoltaici o pale eoliche. Esistono Leggi che tutelano tali aree ma non vedo ancora chi è in grado di farle rispettare, ed allora mi aspetto che chi ha ancora le mani incallite e sporche di terra, si leghi ai propri ceppi d'uva, l'unica vera ricchezza della nostra terra.