Il Pd vicino al sindaco mobilità 22 persone dai circoli del partito di sei comuni

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L'assemblea Pd

Poco più di una ventina di persone hanno preso parte all’incontro organizzato venerdì 21 giugno dalla sezione locale del Partito Democratico, nella sede di via San Paolo della Croce a Manduria. Un numero ridotto che suggerisce riflessioni sul reale radicamento del partito nella comunità manduriana e sulla spaccatura sempre più evidente nella formazione politica: l'iniziativa infatti è stata disertata dai componenti del partito contrari alla linea della segreteria sempre più vicina al sindaco Pecoraro.

All’appuntamento erano presenti i dirigenti manduriani Dem vicini ai "Gregorio" (sindaco Pecoraro, portaborse Pizzi e presidente del consiglio Dinoi) e i segretari e rappresentanti dei circoli Pd di ben sei comuni: Manduria, Sava, Avetrana, Torricella, Lizzano e San Marzano. Ospite d'onore al consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio, intervenuto per illustrare la nuova legge regionale sul diritto allo sport. Il provvedimento prevede l’erogazione di un voucher fino a 400 euro per ciascun minore, destinato a coprire i costi di iscrizione alle attività sportive di ogni genere.

Tuttavia, la scarsa partecipazione all’incontro ha messo in luce la crescente distanza tra il partito Dem e il territorio. La foto dell’evento, pubblicata con orgoglio sulla pagina social del Pd di Manduria, finisce per restituire l’immagine di un partito in affanno, incapace di mobilitare i propri iscritti e, ancor meno, di intercettare le esigenze concrete della cittadinanza.

Il sospetto, condiviso da alcuni osservatori locali, è che l’iniziativa rientri in una strategia di visibilità dal sapore preelettorale più che in un reale tentativo di rispondere ai bisogni pressanti delle comunità del territorio. In un contesto sociale ed economico segnato da criticità ben più profonde – problematiche ambientali, servizi carenti, cultura ai minimi livelli storici, crisi della sanità, viabilità, urbanistica, tributi salati, per citarne alcuni e della scuola – parlare di voucher sportivi può apparire, seppur con buone intenzioni, come un tentativo fuori tempo massimo per un centrosinistra in evidente difficoltà.

Nazareno Dinoi

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