Venerdì, 9 Maggio 2025

Attualità

Mentre il. Ministero sequestra le bottiglie e multa l’azienda manduriana

Anche la Zecca di Stato censura il “Rosso Jannik” dell’assessore Baldari

La Zecca di Stato e il Primitivo Jannik La Zecca di Stato e il Primitivo Jannik

Anche l’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato prende posizione sulla strenna natalizia che il Comune di Manduria ha inviato al Comune di Sesto Pusteria, in provincia di Bolzano: 73 bottiglie di Primitivo di Manduria destinate a Jannik Sinner per le sue vittorie sui campi di tennis di tutto il mondo. Apprezzabile l’intenzione, decisamente meno lo strumento che ha messo in moto il Dipartimento antifrode del Ministero dell’Agricoltura: le bottiglie di vino erano prive del bollo di Stato, obbligatori per legge, che garantisce l’autenticità e la provenienza del prodotto, oltre ad avere la retro etichetta grossolanamente contraffatta. Queste ultime trasgressioni già motivo di una sanzione amministrativa, della quali parleremo più avanti, a danno del confezionatore delle bottiglie, l’assessore comunale di Manduria, Isidoro Mauro Baldari, titolare delle omonime vinerie da dove sono state prelevate le bottiglie di «Rosso Jannik».  

Torniamo alla Zecca di Stato. In un suo intervento, reso pubblico sui propri profili social, l’istituto romano che oltre ad occuparsi dell’anticontraffazione monetaria garantisce informazioni autentiche e tracciate sui prodotti, ha fatto suo il concetto ribadito dal Consorzio di Tutela del famoso vitigno: «Il Comune di Sesto Pusteria, paese di origine di Jannik Sinner, ha ricevuto in regalo 73 bottiglie di vino di Manduria - una per ciascuna vittoria - non riportanti però il contrassegno Doc», scrive la Zecca. Che sgomberando ogni equivoco precisa: «Non possiamo considerare e riconoscere come autentiche le bottiglie di vino regalate, perché sprovviste del contrassegno di Stato, condizione indispensabile per garantire l'autenticità e la tracciabilità dei vini Doc e Docg. Il contrassegno – prosegue il post del Poligrafico di Stato -, è infatti un potente strumento anticontraffazione che protegge da frodi e garantisce la tracciabilità lungo l’intera filiera di ogni confezione di prodotto su cui è apposto, grazie agli avanzati elementi anticontraffazione e ai codici identificativi applicati sull’etichetta». 

Non potevano non essere d’accordo gli ispettori del Dipartimento centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari sotto il controllo del Ministero dell’Agricoltura che dopo l’esposto presentato dalla presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria, Novella Pastorelli, hanno già elevato una multa salata all’imprenditore-assessore (sanzione prevista dai dieci ai ventimila euro). Venerdì scorso, inoltre, i funzionari dell’organismo ministeriale di controllo della provincia di Bolzano si sono presentati al comune di Sesto Pusteria con un provvedimento di sequestro preventivo delle casse contenenti le 73 bottiglie incriminate. A confermare l’avvenuto sequestro è il vicesindaco del piccolo comune altoatesino, Christoph Anton Rainer, che con il sindaco Thomas Summerer è stato nominato custode del «corpo di reato». Cinque bottiglie erano state già distribuite agli assessori e al segretario comunale che, a quanto pare, non avrebbero fatto in tempo ad aprirle per cui hanno dovuto riconsegnarle al primo cittadino il quale, su espressa volontà dei genitori del campione che non avevano voluto ritirare il vino intitolato al figlio, aveva cominciato a distribuirle ai suoi concittadini. 

Nazareno Dinoi su Quotidiano di Puglia

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8 commenti

  • giu
    mar 28 gennaio 13:39 rispondi a giu

    Una figuraccia internazionale hanno fatto assessore e sindaco con il primitivo di Manduria, mostrando ancora una volta l'incapacità di gestire il territorio. Altra assurdità l'hanno fatta con la bandiera blu, l'associazione che l'ha rilasciata non conosce e non ha visto il litorale com'è abbandonato, privo di servizi, strade, marciapiedi. piste ciclabili, luce.

  • giu
    mar 28 gennaio 13:38 rispondi a giu

    Una figuraccia internazionale hanno fatto assessore e sindaco con il primitivo di Manduria, mostrando ancora una volta l'incapacità di gestire il territorio. Altra assurdità l'hanno fatta con la bandiera blu, l'associazione che l'ha rilasciata non conosce e non ha visto il litorale com'è abbandonato, privo di servizi, strade, marciapiedi. piste ciclabili, luce.

    • Gregorio
      mer 29 gennaio 13:33 rispondi a Gregorio

      No, no, sbagli, il nostro Sindaco continua a fare li BACCHITTUNI sulla via x Borraco. Sai com’è , lui è esperto in materia, è sempre circondato da BACCHITTUNI !!🤣🤣🤣🤣

  • Gregorio
    mar 28 gennaio 13:22 rispondi a Gregorio

    Secondo me, l’assessore Baldari s’è CUCINATU sulu sulu !!!!

  • Marco
    mar 28 gennaio 08:54 rispondi a Marco

    Chiedo,quant'è che scatta la galera 🤔?

  • Vincenzo
    mar 28 gennaio 08:48 rispondi a Vincenzo

    Potrei anche capire le buone intenzioni che avevano spinto l'assessore a rendersi interprete di una figuraccia permeata da pacchiana superficialità. Ma è risaputo che a Manduria, chi riveste un incarico pubblico in seno all'Amministrazione comunale, per mutuata concessione, oserei dire per intercessione, si sente al di sopra delle norme che, invece, regolano i rapporti dell’intera cittadinanza, pena l’irrogazione di sanzioni. Mi sovviene ai tempi del Covid-Sars-2, la prerogativa attribuitasi dal primo cittadino che, a detrimento di altri soggetti vulnerabili, aveva ritenuto di sottoporsi, prima d’altri, a vaccinazione.

    • Cittadino normale
      mar 28 gennaio 13:27 rispondi a Cittadino normale

      Condivido perfettamente il tuo commento, purtroppo oltre a essere arroganti sono anche stupidi !!

    • Gigi
      mar 28 gennaio 13:27 rispondi a Gigi

      Sig Vincenzo ,qui si evince che il pesce puzza dalla testa Se le scelto bene la sua squadra

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