
Sarà una donna, Francesca Adelaide Garufi, prefetto in pensione, 56 anni, siciliana, con esperienze in varie regioni italiane, ad amministrare la città di Manduria per i prossimi mesi. Dopo lo scioglimento del Consiglio comunale per le dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali che hanno voluto così sfiduciare il sindaco Roberto Massafra, toccherà a lei risolvere i problemi (tanti) di una città mai così divisa e mai così nell’occhio del ciclone con un accesso antimafia in corso, una ispezione del Ministero dello sviluppo economico (da due mesi gli ispettori del ministro Carlo Calenda stanno facendo le pulci nei conti dell’ente), una gara commissariata per la raccolta dei rifiuti da 125 milioni e due bombe ad orologeria: la vertenza dei disoccupati ex La Cascina e il depuratore consortile sulla costa.
La commissario di governo che arriverà oggi pomeriggio all’aeroporto di Brindisicon il volo da Roma delle 15,30, non avrà, insomma, vita serena, almeno nei primi periodi. Ad accogliere la commissaria all’aeroporto brindisino sarà il segretario comunale, Graziano Iurlaro che ne approfitterà, durante il viaggio di ritorno, per fornire alla nuova «sindaca» le prime emergenze. A quanto pare alcune di queste le sono state già impartite dal prefetto di Taranto, Donato Cafagna, con il quale ieri ha avuto un lungo colloquio telefonico.
Al suo arrivo a Manduria la commissaria troverà l’ingresso del municipio presidiato dai lavoratori ex socialmente utili che per anni si sono occupati della manutenzione dei beni comunali, verde pubblico, servizi cimiteriali, strade, ma che ora hanno perso il lavoro perché l’amministrazione comunale uscente non ha provveduto per tempo a rinnovare la gara d’appalto scaduta a settembre dell’anno scorso. I disoccupati che saranno rappresentati dai rispettivi portavoce sindacali, chiederanno un incontro con la nuova commissaria che a quel punto potrebbe riceverli al momento oppure rinviare al giorno dopo. E sarà la prima emergenza. Toccherà poi alla questione dei dirigenti. Attualmente tutta la macchina amministrativa è retta da due figure apicali, Mario Marino, degli affari generali, commercio, finanze, e Emanuele Orlando, settore tecnico. Nessuno dei due è organico all’ente ma prestatore d’opera con incarico a termine legato alla carica del sindaco che li ha ingaggiati. Pertanto la commissaria Garufi dovrà decidere subito se confermarli o revocarli. Ipotesi improbabile quest’ultima vista la complessità del lavoro da fare e soprattutto per le tante pratiche oramai avviate (gare, bandi, contenziosi, finanziamenti e chi più ne ha più ne metta) sulle quali i dirigenti in questione hanno già lavorato e sanno come muoversi.La stessa cosa potrebbe accadere per il segretario generale la cui nomina deve essere di fiducia del sindaco e, in questo caso, della commissaria. Tra le pratiche in scadenza con il bollino rosso c’è il finanziamento di circa 4 milioni di euro per la rigenerazione urbana fatta in partnership con il comune di Maruggio, che dovrà essere perfezionato e inviato a Bari entro la fine del mese, pena la perdita delle provvidenze. Con più calma, poi, la commissaria di governo dovrà prendere contezza di come funzionano le cose negli uffici comunali. Scoprirà un organico ridotto all’osso con interi reparti vacanti per l’andata in pensione di chi li ricopriva e senza nessuna programmazione di future assunzioni. Infine il «prefetto rosa» (già benvoluta da molte donne manduriane che da sempre desiderano quel sindaco con la gonna che Manduria non ha mai avuto), dovrà affacciarsi dal balcone e studiare i manduriani.
Nazareno Dinoi
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3 commenti
trupiano lorenzo geologo spazzino
gio 21 settembre 2017 02:19 rispondi a trupiano lorenzo geologo spazzinoGentilissima Dottoressa in bocca al lupo, non la invidio. Tuttavia vorrei se è possibile darle un piccolo suggerimento. Visto che troverà presumibilmente le casse comunali in asfissia, se necessita di cassa veloce legale, farei un censimento dei passi carrabili a Manduria e al mare. Inoltre supponendo un' elevata evasione della tassa rifiuti al mare, almeno per i mesi di luglio e agosto, visto l' abbandono abusivo enorme degli stessi, con gli affitti in nero, basterebbe incrociare i dati dei contatori luce che hanno erogato e i furbi vengono fuori senza fatica. Contatore che gira, casa abitata, rifiuto prodotto. Tassa pagata? Che stile.
Raimondo Turco
gio 21 settembre 2017 06:42 rispondi a Raimondo TurcoScusa Reno, ma, mi sbaglio o i Dirigenti sono tre?
Nazareno Dinoi
gio 21 settembre 2017 08:00 rispondi a Nazareno DinoiCaro Raimondo, nell'analisi mi riferisco ai dirigenti "precari".