Venerdì, 24 Marzo 2023

Ambiente

In contrada Masseria Marina San Pietro in Bevagna

Trincee drenanti, cantiere aperto, ruspe a lavoro IL VIDEO

I primi scavi delle trincee drenanti I primi scavi delle trincee drenanti

In contrada Masseria Marina, in San Pietro in Bavagna, sono ufficialmente iniziati i lavori di realizzazione delle vasche disperdenti dove confluiranno parte dei reflui del depuratore di Urmo-Specchiarica. Le ruspe sono state accese nella mattinata di martedì 14 marzo per scavare dodici piscine, ciascuna delle dimensioni di 52 metri per 14 e profonde 2, in cui confluirà la condotta di scarico.

Secondo i calcoli dei tecnici, avranno una capacità di drenaggio nel sottosuolo tra 8,2 e 4,1 volte la portata massima del depuratore. L’area occupata (e prevista dai piani di Aqp) è di 12 mila metri quadrati confinanti con la Masseria Marina, il centro abitativo della marina di San Pietro in Bevagna, dai vigneti di Primitivo di Manduria e da un chilometro e mezzo dal mare.

La partita sul depuratore si è dunque chiusa dopo il dibattutissimo consiglio comunale dello scorso 16 febbraio che ha approvato ufficialmente i piani dell’ente idrica pugliese. Ora toccherà al secondo buffer di scarico, quello emergenziale di Torre Colimena che scaricherà i reflui in eccesso sulle rive delle marine manduriane. Ancora incerta è però la data di fine lavori di entrambi i cantieri, come lo è lo stesso funzionamento dei bacini di filtrazione.

L’incubo di mancati controlli rispetto il livello dell’acqua dei bacini, sulle ispezioni biochimiche e batteriologiche sui reflui depurati da scaricare in parte al suolo, nella vicina rete irrigua agricola e infine in mare, sono diventate una possibile e drammatica realtà con cui i manduriani potrebbero fare i conti molto presto. Vedi sotto il video dei primi scavi.

Marzia Baldari

Progetto di La voce di Manduria


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6 commenti

  • Frank
    mer 15 marzo 16:06 rispondi a Frank

    non è il dubbio depuratore sì o no, le preoccupazioni sono il nostro sistema italia dei controlli è compagnia cantante è affidabile?!?! Ai posteri l'ardua sentenza

  • Piero
    mer 15 marzo 11:47 rispondi a Piero

    Imbarazzante la mancanza di sensibilità verso il proprio territorio. Un depuratore che se pur necessario si sarebbe dovuto realizzare in località meno impattanti sia sul piano turistico che ambientale anche a costi più elevati, ma determinando un investimento a medio e lungo termine sicuramente meno oneroso per le comunità, la quale subirà uno stravolgimento della fauna e della flora con ripercussioni non solo sulla salute ma anche sul Pil turistico della zona oltre al costante rischio di malfunzionamenti dei quali molti depuratori si sono già resi protagonisti, causando dei veri disastri ambientali. Scusate lo sfogo, ma sembra veramente incomprensibile come un territorio così ricco di storia, cultura e con un potenziale enorme, possa arrivare a scelte politiche di questo tenore.

  • Luigi
    mer 15 marzo 11:30 rispondi a Luigi

    Signori, ma avete idea dei controlli che fa la regione e la capitaneria di porto ogni mese su questi impianti? Stiamo parlando di depuratori, che devono funzionare per forza, non come succedeva negli anni 80 quando erano in mano ai comuni! Capisco che la maggioranza siamo scottati dal passato, quando hanno fatto schifo, ma ora la situazione è diversa. E di certo è meglio acque depurate e magari usate per l'agricoltura anziché pozzi neri a perdere come ha la stragrande maggioranza dei cittadini! Non siamo più nel medioevo che si scarica a cielo aperto. I depuratori servono per tutelare il pianeta che lasceremo ai nostri figli! E se avete dubbi, fatevi un giro a guardare gli impianti degli altri paesi in tutta la Puglia e vedrete che funzionano.

    • Lorenzo
      mer 15 marzo 13:10 rispondi a Lorenzo

      Si legga i dati di quanti depuratori in Italia sono stati e sono sotto inchiesta nelle varie magistratura territoriali. Le bandiere blu e le trasparenze delle acque non sono sempre sinonimo di acque pulite. Poi se la Capitanata è ancora in Puglia, si faccia un giro nei canali scolmatori che portano le acque reflue nel mare e stando alla sua certa sicurezza di funzionalità, si faccia il bagno con la sua famiglia. Fatti e non politica ambientalista. Fatti. Opinioni

  • Gregorio
    mer 15 marzo 08:18 rispondi a Gregorio

    Secondo i calcoli dei tecnici ?? Speriamo che i calcoli siano stati fatti a norma!! Altrimenti i Signori di maggioranza È BUENU CÙ SPARESCUNU TI MANDURIA per la VERGOGNA !! Ripeto: acque nelle campagne x la SICCITÀ. Cuij l’acqua quannu chioi !!

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