
Archiviato il sopralzo, contro il quale si attende solo il pronunciamento del Tar di Bari chiamato ad esprimersi dal Comune di Manduria, il tavolo della politica passa ora alle molestie olfattive provenienti dal «polo delle discariche» che da anni tormentano la popolazione manduriana. A mettere in agenda il problema è stato il presidente della Commissione Ambiente della Regione Puglia, Michele Mazzarano che sulla questione intende interrogare il presidente Michele Emiliano ed altre figure istituzionali che hanno potere di controllo sulla materia ambientale.
È di ieri la notizia della convocazione fissata per dopodomani 13 maggio di un'audizione sul Paur, il Provvedimento autorizzatorio unico regionale emesso dagli uffici regionali che ha dato il via libera al gestore della discarica manduriana, la «Manduriambiente Spa», di ammassare sulle campate già colme dell'impianto, altri 150mila metri cubi di rifiuto solido urbano. «Questa nuova audizione sulla discarica fa sapere in una nota il presidente Mazzarano -, arriva ad una settimana esatta dal sopralluogo di una delegazione della Commissione sul sito nel corso del quale i commissari presenti si sono ritrovati concordi sull'esigenza di approfondire l'aspetto relativo alle emissioni odorigene che si avvertono nell'abitato. Il problema attanaglia la comunità manduriana e rappresenta un ostacolo al pieno sviluppo delle potenzialità turistiche della zona», conclude Mazzarano che sede di ispezione aveva notato l'abnorme fetore che rendeva l'aria irrespirabile. La stessa che periodicamente percorre due chilometri e raggiunge il centro cittadino rendendolo invivibile.
Nella missione manduriana, la delegazione della quinta Commissione regionale presieduta da Mazzarano e composta dai consiglieri Renato Perrini, Antonio Scalera, Massimiliano Di Cuia e Marco Galante, era stata ricevuta prima da sindaco Gregorio Pecoraro e con lui ed altri amministratori del comune messapico si erano tutti recati all'impianto in contrada La Chianca. Lì erano stati invasi dal cattivo odore che li ha accompagnati per tutta la durata della visita all'interno della discarica. Subito dopo, volendo individuare l'origine della puzza, l'intero gruppo si era recato nell'impianto di compostaggio della società «Eden 94» situato proprio ad una cinquantina di metri dalla «Manduriambiente», dove viene conferito e lavorato il rifiuto organico della differenziata di diversi comuni della provincia di Taranto tra cui la stessa città di Manduria.
L'annoso problema della puzza è stato più volte affrontato dall'organo di governo cittadino che si è rivolto all'Arpa chiedendo maggiori controlli. L'agenzia regionale per l'ambiente, da parte sua, ha installato sul piazzale del municipio una centralina che misura solo le polveri sottili ed altri inquinanti dell'aria e non anche gli odori. Di tutto questo si parlerà martedì nella commissione convocata da Mazzarano che ha previsto l'audizione di Emiliano, dell'assessore regionale all'Ambiente, Serena Triggiani, del direttore generale di Ager Puglia, Angelo Pansini, del direttore generale di Arpa Puglia, Vito Bruno, del direttore di Arpa Taranto, Vittorio Esposito, del direttore del Dipartimento di prevenzione dell'Asl di Taranto, Michele Conversano e del sindaco di Manduria, Gregorio Pecoraro.
Nazareno Dinoi su Quotidiano di Puglia
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1 commento
giu
oggi, lun 12 maggio 07:45 rispondi a giuSarà l' ennesimo blef, è da anni che esiste questo problema ma è stato sempre ignorato da tutti gli organi competenti. Sicuramente spruzzeranno un po' di profumo e andrà a tarallucci e vino.