
È stato risolto il piccolo “giallo” delle caprette fotografate da alcuni turisti sulla balaustra dell’antica abbazia benedettina di San Pietro in Bevagna, diventate in pochi giorni protagoniste virali di polemiche e curiosità sui social. A uscire allo scoperto è stato il proprietario degli animali che in un post pubblicato su Facebook ha rivendicato con decisione la legittimità della presenza dei suoi due caprini, Peppa e Pippo, all’interno dell’area.
«Lei è Peppa con Pippo – scrive nel post dove pubblica la foto dei due caprini –, hanno pubblicato queste anime innocenti, ma cosa fanno di male? Premetto che ogni anno pago l'affitto e hanno il microchip. Turisti curiosi, cosa volete?».
Nella foto allegata al post, si vedono le due caprette in un ambiente rustico, mentre mangiano da una cassetta di legno poggiata a terra. L’ambiente appare ordinario e rurale, confermando il contesto domestico in cui gli animali vengono accuditi.
L’uomo ha espresso un chiaro fastidio nei confronti dei visitatori che, a suo dire, si sarebbero lamentati o avrebbero sollevato un caso senza reale motivo. Resta aperta una curiosità: a chi paga l’affitto il proprietario di Pippo e Peppa?
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2 commenti
Gaetano
oggi, mar 29 luglio 17:05 rispondi a GaetanoQuelle caprette ogni volta che passavo mi fanno CIAO.
Egidio Pertoso
oggi, mar 29 luglio 14:11 rispondi a Egidio PertosoPer chi cerca di svilire il valore di un luogo degno d'essere preservato per il futuro, è consigliabile rintracciare, e leggere, -e' reperibile sulla rete - il libro " San Pietro in Bevagna nella storia e nella tradizione", di Giovanni Lunardi e Bianca Tragni, edito nel 1993 e, ristampato con aggiunte, nel 2004. A cura della Regione Puglia Centro Regionale Servizi Educativi Culturali, Manduria, del cui distretto era allora responsabile Gregorio Dinoi, il nostro vicesindaco - lo è ancora?-.Coscienza vuole, prima di procedere a qualsiasi soluzione e destinazione, d':informarsi su cosa si ha a che fare.