
A Manduria il cantiere di viale Mancini è diventato il simbolo di una rigenerazione urbana che, invece di portare rinascita, sta soffocando lentamente il tessuto economico e sociale della zona. Da nove mesi gli esercizi commerciali che si affacciano sul viale vivono un incubo quotidiano: accessi bloccati, disagi costanti, incassi crollati. E soprattutto, un silenzio istituzionale che pesa quanto il cemento dei lavori in corso.
Chi lavora o abita in zona parla senza mezzi termini di “isolamento totale”. E non si tratta solo di una percezione. Le strade sono chiuse, la segnaletica è assente o inefficace, e chi non conosce bene la città si ritrova a girare a vuoto, finendo per rinunciare a raggiungere i negozi. L’effetto? Clienti scomparsi, vendite ridotte al minimo, e spese – tasse comprese – che continuano ad accumularsi.
Dopo mesi di appelli inascoltati, un gruppo di commercianti ha deciso di passare alle vie legali per chiedere il risarcimento dei danni subiti. “Non possiamo più permetterci di aspettare – dicono – l’amministrazione comunale ha ignorato ogni nostro tentativo di dialogo”.
Il malcontento trova voce anche nelle parole del consigliere comunale di opposizione Domenico Sammarco, che denuncia una gestione approssimativa e una totale mancanza di visione politica: “Il comandante della polizia locale aveva stabilito che la ditta incaricata dei lavori installasse una segnaletica adeguata. Ma quell’obbligo è stato disatteso. L’amministrazione, dal canto suo, resta immobile, mentre le attività commerciali muoiono lentamente”.
La rabbia cresce anche per l’assenza di comunicazione e trasparenza. I commercianti non sanno quando i lavori finiranno, né se ci saranno misure compensative per le perdite subite. “Ci sentiamo completamente abbandonati”, lamentano. E non è difficile crederlo.
La crisi di viale Mancini è l’emblema di un fallimento non solo operativo, ma politico e culturale: un’amministrazione sorda alle istanze del territorio, incapace di coniugare sviluppo urbano e tutela dell’economia locale. Ora la pazienza è finita. E con essa, forse, anche la speranza.
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5 commenti
Emilio
oggi, mar 29 luglio 13:11 rispondi a EmilioSono in attesa di riapertura delle scuole???Il tempo giustifica la fatturazione. Opinione
CRICORIU
oggi, mar 29 luglio 10:11 rispondi a CRICORIUOramai, purtroppo,la nostra cittadina e' diventata un cantiere a cielo aperto con opere approssimate incompiute ed irrisolte. Per la serie "zzzuccati e lassati" un po' come gli ideatori di certe nefandezze. La lista è lunghissima di opere : l'ex mercato coperto cu la pala ancora dda, il vecchio palazzo comunale, il nuovo asilo, il viale appunto e per non parlare della viabilità. L'unica "preoccupazione" e/o "affare" che di si voglia rimane quello di tappezzare la cittadina e le marine di strisce blu. Il resto non conta nulla .Ah dimenticavo piccola digressione... chi mi sa dire perche' la via che collega Manduria ad Avetrana è stata asfaltata solo per metà circa? Devo pensare male ?
Dino Conta
oggi, mar 29 luglio 09:57 rispondi a Dino ContaIn 9 mesi hanno appena fatto 1/3 del marciapiede che schifo.... al nord in 9 mesi ti costruiscono un palazzo di 10 piani...
Gino
oggi, mar 29 luglio 09:29 rispondi a GinoOk, ormai non possiamo tornare indietro, il progetto ( anche se è pessimo) va avanti. Ma, guardando la foto, sembra troppo striminzito lo spazio delle aiuole! Già sulla carta sembravano piccole le aiuole, ma nella realtà sono proprio una SCHIFEZZA ! Ma non si potrebbero allungare un po' di più, in modo tale che le radici dell'albero hanno più "ossigeno". Almeno CORREGGERE gli errori di progettazione. I lavori fanno cagare, assomiglia tanto a una vecchia battuta comica dei "I TRETTRE": «A me, me pare 'na strunzata» ! !
Zack
oggi, mar 29 luglio 07:18 rispondi a ZackCarissima amministrazione:O sazio non po crere o riuno” Chi ha la pancia piena non può credere mai a chi ha fame.