Mercoledì, 10 Settembre 2025

Ambiente

La fascia di rispetto e il trucco dell'Acquedotto pugliese

Sindaco Iazzi: "Vi dico io cosa rischia il mare di Colimena". L'INTERVISTA

Antonio Iazzi Antonio Iazzi

“Rispetto al recapito complementare previsto nel bacino di Torre Colimena, noi aspettiamo il Provvedimento Autorizzativo Unico Regionale (P.A.U.R. ndr) e anche l’autorizzazione paesaggistica, non possono chiudere la vicenda senza prima attendere quel parere”. Parla il sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi in rappresentanza dell’amministrazione comunale che, con atto dirigenziale, ha chiesto prima alla Conferenza dei Servizi (che ha ritenuto di non considerare queste osservazioni) e poi al P.A.U.R di esprimersi sulle potenzialità ricettive del bacino di Torre Colimena. Oggetto della valutazione dell’atto è il recapito complementare (secondo stralcio) previsto nel bacino di Torre Colimena, un’importante area naturalistica, inserita nella zona speciale di conservazione unitamente all’area protetta Salina Monaci e Palude del conte, oggetto di diverse progettualità nel tempo finalizzate alla salvaguardia dell’area e della sua biodiversità e alla valorizzazione sostenibile della stessa.

Sindaco Iazzi, ci sono dei rischi concreti che la spiaggia di Torre Colimena venga chiusa a seguito degli scarichi complementari del nuovo depuratore?

«Purtroppo pensiamo di sì. Il riferimento è il Regolamento Regionale con cui la Regione Puglia definisce le “Disposizioni in materia di reti di fognatura, di impianti di depurazione delle acque reflue urbane e dei loro scarichi a servizio degli agglomerati urbani”. In particolare, l’articolo 9 indica “le fasce di rispetto” che devono essere considerate attorno agli scarichi delle acque provenienti dal Depuratore».

Quale distanza dovrebbe esserci in particolare per gli scarichi in prossimità di spiagge?

«Per gli scarichi delle acque reflue urbane nelle acque superficiali, compresi i corpi idrici artificiali, il Regolamento Regionale indica una fascia di rispetto di 500 metri attorno al punto di scarico e, in detta fascia, non è ammessa la balneazione, la pesca, la piscicoltura, la stabulazione dei mitili e la molluschicoltura».

Lei sta dicendo che la spiaggia di Torre Colimena verrebbe chiusa alla balneazione?

«Purtroppo proprio così se si procederà con la costruzione di questo depuratore e con lo scarico nel corpo idrico artificiale (cioè il Bacino)”.

Ma L'Acquedotto pugliese non ha spostato il punto di sversamento in uno dei canali che confluiscono nel bacino? Forse così potrebbero essere 600 metri e non più 500.

«Secondo il parere dei progettisti occorre considerare la distanza a partire dal punto in cui la progettata condotta delle acque depurate sfocia in un canale, a sua volta affluente del predetto bacino, ma sappiamo bene che il sistema di canali artificiali interessati dallo scarico sono un tutt’uno con lo specchio acqueo che costituisce il Bacino di Torre Colimena e che le acque scaricate saranno a diretto contatto con le spiagge di questa località balneare. Dal canale nel bacino e poi in mare, senza soluzione di continuità».

Ma sarà una condotta o un sistema stabile di collettamento?

«Sarà uno scarico che non richiede la presenza di una «condotta» nel senso proprio del termine, costituita da tubazioni o altre specifiche attrezzature, ma un sistema di deflusso, oggettivo e duraturo, che comunque canalizza, senza soluzione di continuità, in modo artificiale o meno, i reflui fino al corpo ricettore, cioè il mare. Il Regolamento Regionale dice anche che il collegamento tra insediamento e recapito finale debba essere stabile e predisposto proprio allo scopo di condurre i reflui dal luogo in cui vengono prodotti fino alla loro destinazione finale, senza interruzioni».

Se così fosse, sarebbe interessata la spiaggia di Torre Colimena e anche le spiagge vicine, vero?

«Sì, la “fascia di rispetto” verrebbe a spostarsi più a sud interessando tratti di costa ben più estesi all’interno dei quali andrebbero posti i divieti contemplati dal Regolamento Regionale da disporre con apposita ordinanza sindacale».

Quindi il “corpo idrico superficiale”, al quale si è progettato di far affluire le acque reflue del depuratore, è rappresentato dal canale in cui sfocia la condotta o dal bacino di Torre Colimena?

«È chiaro che parliamo del bacino, anche perché com’è possibile che si studia la capacità del bacino di Torre Colimena di ospitare le acque del depuratore e poi si calcola la fascia di rispetto considerando il canale che fa da tramite tra la condotta in progettazione e il predetto bacino? Che di fatto sono poi la stessa cosa. Inoltre l’affluente del bacino di Torre Colimena non possiede quei requisiti di “significatività” previsti per i corpi idrici superficiali. Stiamo attendendo una risposta a queste domande».

Monica Rossi

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11 commenti

  • Angelo Lippolis
    dom 9 aprile 2023 08:28 rispondi a Angelo Lippolis

    Perché non irrigare le campagne con le acque reflue deputate, forse è passata la siccità?

  • Angelo Lippolis
    dom 9 aprile 2023 08:25 rispondi a Angelo Lippolis

    Decisione fuori dalla storia, scaricare in una zona protetta, con avallo della regione Puglia, è una decisione criminale e politicamente incomprensibile. Cosa c'è dietro una decisione di questo tipo? Indaghiamo

  • Biagio
    sab 8 aprile 2023 08:09 rispondi a Biagio

    Tranquilli, Torre Colimena tornerà ad Avetrana.

    • giuseppe luparelli
      lun 10 aprile 2023 07:31 rispondi a giuseppe luparelli

      è dal 2014 che alzo muri e voci inascoltato. Esistono cave di 2.000.00.mc per invasare e destinare all'agricoltura le acque depurato Oppure invasare le acque di pioggia prima di essere convogliate nel depuratore. purtroppo Cala Colimena rientra nel perimetro di Manduria e quindi è il Comune di Manduria che deve decidere. geologo dal 1972

    • giuseppe luparelli
      lun 10 aprile 2023 07:30 rispondi a giuseppe luparelli

      è dal 2014 che alzo muri e voci inascoltato. Esistono cave di 2.000.00.mc per invasare e destinare all'agricoltura le acque depurato Oppure invasare le acque di pioggia prima di essere convogliate nel depuratore. purtroppo Cala Colimena rientra nel perimetro di Manduria e quindi è il Comune di Manduria che deve decidere. geologo dal 1972

  • Anna Andrisano
    sab 8 aprile 2023 06:55 rispondi a Anna Andrisano

    É uno scempio tutto ciò! Ma non arrendiamoci, l'unione fa la forza!

  • Egidio Pertoso
    sab 8 aprile 2023 04:37 rispondi a Egidio Pertoso

    Poiché non conosco, ma Avetrana ha una rete fognaria e dove scarica i liquami? Se hanno un'amministrazione molto avanzata nel governo dell'ecosistema, come mai hanno inserito la loro zona dell'Ulmo, con vincolo ambientale, una vasta area di superstite macchia mediterranea, nel piano regolatore come "suolo edificabile"? Sapranno poi, i nostri vicini, che il territorio tra Manduria-Avetrana è stato individuato come possibile sito per tombare quei rifiuti nucleari che stanno in qualche parte d'Italia dopo l'abbandono dagli anni ottanta dello scorso secolo? Perché non mettere già le mani avanti, o si aspetta che molte cave di tufo siano usate per sotterrare gli escrementi del finto progresso?

  • Lorenzo
    sab 8 aprile 2023 03:04 rispondi a Lorenzo

    Però un porto turistico è possibile. Caro sindaco di Avetrana si informi. L' unico meccanismo che può togliere i vincoli ad un nuovo Porto Turistico è una servitù pre esistente. Lo scarico al mare diventa servitù e... Voilà eccoti il porto turistico e i terreni attuali intorno al bacino, parcheggi auto e nuove aree edificabili. Ecco perché Manduria non vi mollerà mai Torre Colimena. Ed ecco perché lo scarico del troppo pieno deve, DEVE, arrivare sino alla Palude del Conte. Ed ecco perché il Direttore delle Riserve Marine, è stato ri nominato. In più le barchette e i motoscafini in estate ormeggiano nella goletta già da anni. Ed ecco perché nessuno pulisce la storica spiaggetta. Infatti vanno tutti a fare il bagno e distruggere la Riserva del fiume Chidro, sotto il naso dello stesso direttore 😂😂😂 Nulla è al caso. Nulla. Opinioni

    • Giovanni Mazzotta
      sab 8 aprile 2023 05:48 rispondi a Giovanni Mazzotta

      Ma lei cosa sta farneticando. Fosse per me e tantissimi altri, che siamo la maggioranza, altro che porto turistico. Solo barche a remi. E le macchie mediterranee, i canneti e le paludi è meglio che restino tali, altro che parcheggi e aree edificabili. Risalga nel pianeta da dove è sceso.

      • Lorenzo
        sab 8 aprile 2023 08:43 rispondi a Lorenzo

        Giovanotto, si informi negli uffici competenti. C'è un progetto depositato da anni che contempla la volontà di fare un porto turistico sin dai tempi del Sindaco Calò. È l'ultima volta che le do spiegazioni. Buona Pasqua

  • Gregorio
    sab 8 aprile 2023 02:19 rispondi a Gregorio

    Ma tutto questo, l’amministrazione comunale è al corrente ⚡️⚡️⚡️!! Armenu cu la pijunu!!

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