
Continuano le proteste dei villeggianti nelle marine manduriane per la cattiva abitudine, sempre più diffusa, di occupare i posti auto con sedie e oggetti vari per “riservarli” ai residenti. Una pratica che, soprattutto nei mesi estivi, alimenta malumori e polemiche tra turisti e cittadini.
A raccontare l’ennesimo episodio è un visitatore che, nei giorni scorsi, si è recato a trovare i genitori nella marina di San Pietro in Bevagna, in una traversa di via delle Tamerici. La denuncia è amara: “È impensabile – spiega – trovare tutte le strade a pagamento senza nemmeno una zona a strisce bianche con disco orario. Nei parcheggi vicini a casa c’era gente seduta sulle sedie, come se fossero in veranda, senza alcuna intenzione di spostarsi per far parcheggiare. E nelle traverse interne la situazione non cambia: ancora residenti che occupano il suolo pubblico con le sedie. Possibile che nessuno intervenga?”.
Il turista sottolinea anche l’assenza di controlli adeguati: “Non ho visto un vigile – racconta – solo ausiliari del traffico in monopattino, peraltro privi dei dispositivi di protezione individuale, intenti a fare multe. Li ho contattati, ma mi hanno risposto che non è compito loro far allontanare le persone sedute nei parcheggi a pagamento. Una situazione paradossale e difficile da accettare”.
Il malcontento cresce e si ripropone ogni estate, segnalando una criticità che sembra non trovare soluzione: da un lato la pressione turistica, dall’altro la mancanza di spazi liberi e regole realmente rispettate.
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