Martedì, 6 Maggio 2025

Attualità

Sicuramente di tutt’altro parere saranno stati i responsabili della trasmissione e della conduttrice Barbara De Rossi che hanno potuto comunque contare su un discreto 6,4% di share

La fiction tutta manduriana su Sarah Scazzi bocciata dai social e dal vicesindaco di Avetrana

Il programma Il programma | © La Voce di Manduria

Non è piaciuta a molti la puntata dell’altro ieri dal titolo “Terzo indizio”, prodotta da Retequattro, dedicata al delitto di Sarah Scazzi. Tantissime le critiche circolate sui social soprattutto per la ricostruzione scenica del giallo affidata ad una produzione milanese con protagonisti e comparse del posto. Pessima è stata giudicata anche la descrizione storica degli eventi (quella investigativa e giudiziaria meglio non parlarne), in diversi punti irreali e non corrispondenti alla realtà. Nonostante gli sforzi degli “attori” manduriani, insomma, evidentemente mandati allo sbaraglio e vittime loro stessi di una sceneggiatura inappropriata e raffazzonata, il programma non è piaciuto per niente agli ascoltatori “locali”.

Il primo a scagliarsi contro, in forma pubblica, è stato il vicesindaco di Avetrana, Alessandro Scarciglia che sul suo profilo Facebook ha stroncato così la trasmissione di Retequattro. «E' evidente – scrive - che la produzione avrà speso al massimo 50 euro per montare quattro scene del cavolo. Attori poco realistici, luoghi molto lontani dal reale. Conduzione pessima, una brutta copia delle conduzioni dei programmi più importanti. Insomma – prosegue il numero due della giunta avetranese - pochi denari e spesi pure male! Un'offesa non proprio alla città di Avetrana – aggiunge -, ma alla magistratura che si è vista ridurre mesi e mesi di indagini in una trasmissione del ca..o».

Sicuramente di tutt’altro parere saranno stati i responsabili della trasmissione e della conduttrice Barbara De Rossi che hanno potuto comunque contare su un discreto 6,4% di share e 1.484.000 spettatori. Pochi rispetto ad altre reti, ma abbastanza soddisfacenti per Retequattro e per la trasmissione che nelle passate edizioni aveva ottenuto ascolti inferiori con una media di un milione di spettatori e uno share del 5,5%. Sarah Scazzi e i personaggi del giallo di Avetrana, insomma, sono ancora una macchina di ascolti.

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5 commenti

  • Veronica Ghirardi
    ven 19 gennaio 2018 11:01 rispondi a Veronica Ghirardi

    Personalmente ho trovato l'idea di girare il "film" di cattivissimo gusto nei confronti dei parenti di Sarah. Ma si sa .... a chi interessa. Basta fare odiens

  • Pietro Scrimieri
    ven 19 gennaio 2018 01:16 rispondi a Pietro Scrimieri

    Forse la produzione non ha voluto (disturbare) i cittadini Avetranesi, proprio in virtù delle loro lamentele e che volevano è vogliono dimenticare quella tragedia?

  • giorgio sardelli
    gio 18 gennaio 2018 02:57 rispondi a giorgio sardelli

    sicuramente di tutt'altro parere sarebbe stato il vice sindaco di avetrana se il film lo avrebbero girato in posti e luoghi più vicini alla realtà tipo in AVETRANA Possibile mai che l'erba del vicino porta le persone a tanta invidia? Se rete quattro avrebbe voluto fare un film come altri a cui ci ha abituati di sicuro non avrebbe scelto luoghi in MANDURIA o AVETRANA; allora ben venga che lo abbiano girato negli ambienti nostrani almeno si è avuta della pubblicità a quattro soldi o meno di migliori posti di Manduria Avetrana Torre Colimena San Pietro in Bevagna

  • Ciccio
    gio 18 gennaio 2018 11:39 rispondi a Ciccio

    Sig.vicesindaco,innanzitutto questo programma si avvale di attori dilettanti e se lei lo seguisse almeno un po' si renderà conto anche nelle prossime puntate del programma sopra citato.Credo che poi la produzione si è avvalsa dalle indagini che la magistratura ha condotto.

  • sergio di sipio
    gio 18 gennaio 2018 11:23 rispondi a sergio di sipio

    Sembra ci sia una entità che abbia il desiderio di riportarci in casa una tragedia. Ne ho seguita una metà poi non mi andava di ripercorrere un cammino già nel passato. Conosco Avetrana e non si merita la storia che dovrà vivere ancora per molto tempo ancora. Un dramma che avrebbe potuto concludersi con la confessione del delitto consumato per ira verso la giovane vittima. Mi ricordo la partecipazione alla fiaccolata. Non pensiamoci più ma aiutiamo il paese a dimenticare.

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