Giovedì, 1 Maggio 2025

Attualità

Presentata da 15 cittadini tra cui 7 consiglieri

Terre regalate all’Aqp, esposto alla Corte dei Conti

Le trincee drenanti Le trincee drenanti

Quindici cittadini di Manduria di Avetrana, tra cui 7 amministratori dei rispettivi comuni, hanno presentato un esposto alla Corte dei Conti della Puglia in cui si chiede di indagare per danno erariale i firmatari di una delibera del consiglio comunale della città messapica che concede a titolo gratuito all’Acquedotto pugliese sessantamila metri quadrati di suolo pubblico.

I terreni in questione, situati sulla costa manduriana in località «Masseria Marina», sono quelli dove l’Aqp ha realizzato le trincee drenanti dove scaricano i reflui del nuovo depuratore consortile di Manduria e Sava. Tra i firmatari della denuncia figurano i nomi dei due consiglieri Comune di Manduria, Gregorio Perrucci e Pasquale Pesare del gruppo Demos e del consigliere dimissionario manduriano, Mimmo Breccia; e dei quattro consiglieri del Comune di Avetrana, Antonio Lanzo, Martina Tarantini, Lucia Vacca e Rosaria Petracca. Tutti dell’opposizione.  

Il principio su cui si basa la loro denuncia è quello di aver favorito un‘impresa privata concedendole a costo zero l’utilizzo di un bene pubblico. Sei ettari di terreno coltivabile o di macchia mediterranea a poche centinaia di metri dal mare di San Pietro in Bevagna, che, secondo i denuncianti, dovevano essere pagati dall’utilizzatore esclusivo del bene. Così invece non è stato grazie ad un atto deliberativo votato a maggioranza dalla massima assise amministrativa l’8 giugno del 2022 che oltre ad ratificare una variante al piano urbanistico dell’area in questione, ha approvato lo schema per la concessione a titolo gratuito alla Società Aqp di 60.902 metri quadrati di terreno di proprietà comunale. «La concessione – si legge nell’esposto inviato alla magistratura contabile -, ha per oggetto il “pieno ed esclusivo uso” della vastissima area, a tempo indeterminato; ancorché il contratto/accordo riporti la denominazione di “concessione a titolo gratuito” – specificano i denuncianti -, si tratta della cessione, in via definitiva, di un bene comunale e quindi un’alienazione a titolo gratuito». Cessione che l’amministrazione messapica ha giustificato come una giusta compensazione per un servizio pubblico del quale gli abitanti manduriani beneficeranno in futuro. Diverso il parere dei firmatari dell’esposto. La società Aqp, si fa notare, eroga un servizio che viene pagato dagli utenti. «Nelle bollette – chiariscono -, ci sono tre voci: erogazione acqua, impianto di collettamento e spese per la depurazione delle acque. Quindi, la società Aqp Spa percepisce un pagamento per tutti i servizi resi». Non solo. «l’impianto di depurazione – si legge sempre nella denuncia -, non serve solo gli abitanti di Manduria, ma anche quelli del Comune di Sava. Quindi, anche a tutto volere concedere, il Comune di Manduria ha favorito, inspiegabilmente, anche il Comune di Sava, che beneficia di aree del Comune di Manduria, senza alcun costo». Per questo, si sostiene nella segnalazione, «la Società Aqp avrebbe dovuto acquistare le aree utilizzate e, se ammesso dal testo unico espropri, acquisirle previo pagamento dell’indennizzo di esproprio e di occupazione d’urgenza». In sostanza, conclude la presunta «notizia di danno» trasmessa alla Procura regionale della Corte dei Conti di Bari, «il Comune di Manduria avrebbe dovuto pretendere, doverosamente, il pagamento di un prezzo (vendita) o di un indennizzo (esproprio) e giammai potevano essere regalati oltre 60.000 metri quadrati di terreno di proprietà comunale».

Nazareno Dinoi su Quotidiano di Puglia

 

 

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8 commenti

  • Gigi
    lun 28 aprile 11:34 rispondi a Gigi

    Ma il politico non e di SAVA????????

  • Lorenzo Libertà per la Marina
    lun 28 aprile 10:05 rispondi a Lorenzo Libertà per la Marina

    Quando un Ente, regala proprietà ad una società privata ma di fatto una multiutility partecipata da altri Enti e con dirigenti e responsabili probabilmente a nomine dei politici, un motivo c'è sempre. Nulla è al caso, semmai tutto è stato studiato anche giuridicamente. L' opera è considerata di INTERESSE PUBBLICO e di conseguenza quelli che fanno i " grandi" con le chiappe degli altri, hanno puntato su questo fattore. Tuttavia mi meraviglia di come le autorità giudiziarie, pur avendo sentore di probabili " malefatte", non abbiamo mai messo il naso nei documenti dell' iter autorizzativo di tale opera 🤔 Molto probabilmente la politica trasversale che ha voluto salvare Sava ( inadempiente in materia di depuratore) a discapito delle Marine di Manduria sa perfettamente che, una volta partita l' opera, nulla osta al suo stop. E la prescrizione di su determinati reati è ... Breve 😜 Opinioni

    • remo la barca
      mar 29 aprile 14:07 rispondi a remo la barca

      Non mi sembra che qui si parli di bloccare l'opera , ma di pretendere il pagamento per l'acquisizione di terreni da parte di aqp. Ma tanto lei parla di quello che vuole. Giusto?

      • Lorenzo Libertà per la Marina
        mar 29 aprile 20:15 rispondi a Lorenzo Libertà per la Marina

        Gentilissimo un' opera pubblica ha una storia da quando inizia sino a quando finisce. Forse a lei interessa solo il finale 😜 ognuno ha il suo credo. Dimostri il contrario di quello che ho scritto e ogni tanto tolga le fette di Cummarazzi sugli occhi. Vedrà che la Corte dei Conti giustifichera' la cessione gratuita dei terreni in quanto OPERA DI PUBBLICO INTERESSE, carissimo Guido la Moto, scrivo ciò che è logico e non quello che voglio. Opinioni

  • Pietro
    dom 27 aprile 14:37 rispondi a Pietro

    LAqp sta guadagnando una barca di soldi con tutti gli allacciamenti che stanno facendo i savesi e in futuro saranno ancora di più. Non ho capito di che servizi beneficeranno i manduriani dalle trincee oltre la puzza che emetteranno quando saranno riempite con gli scarichi emergenziali di quel dannato depuratore. Oltre il danno pure la beffa di aver regalato 6.902 metri quadrati di suolo pubblico manduriano. Complimenti, abbiamo proprio fatto un bell'affare! Però, siamo ricchi, ce lo possiamo permettere!

  • Gregorio
    dom 27 aprile 13:54 rispondi a Gregorio

    Certo che sembra ripetitivo dire la solita frase: - MA SONO DEL MESTIERE ? L’espressione copiata dal celebre film di CHECCO ZALONE ! Mi chiedo: come si fa a fare certi accordi..addirittura per sessant’anni !!! Aaah dimenticavo, questa è sempre l’ammirazione del cambiamento !! 😢😢

  • giu
    dom 27 aprile 08:49 rispondi a giu

    Forse i firmatari hanno dimenticato di mettere nell' esposto che il comune ha pagato anche le spese di rogito e neanche l'occupazione di suolo pubblico sulle strade comunali della condotta che va da Manduria al nuovo depuratore.

  • Ale
    dom 27 aprile 08:43 rispondi a Ale

    Evidentemente l'amministrazione del 2022 non ha fatto l'interesse dei cittadini donando il suolo gratis all'Aqp , mi chiedo come mai e solo adesso ci si accorge della donazione del terreno sarebbe stato piu' efficace allora fare la denuncia e non adesso

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