
Il Comune ha stanziato 149.000 euro per animare l’estate manduriana e delle sue marine, puntando su un cartellone ricco ma interamente costruito con eventi locali, sagre tradizionali e spettacoli a chilometro zero. Nessun artista di rilevanza nazionale o regionale figura nel programma, una scelta che sta già facendo discutere cittadini e operatori del settore turistico.
Gli assessori Luigina Lamusta, Michele Matino e Isidoro Baldari hanno affidato l’animazione turistica estiva a una serie di iniziative fortemente radicate nel territorio, ma prive di grandi attrattive esterne in grado di richiamare flussi turistici significativi.
Spettacoli tra vino, sagre e danza
Tra gli eventi principali figurano rassegne musicali e concerti come Tramonti di Vino, Messapia Concert, Non Solo Bossa, Santo Rap, il Manduria ‘80 Festival e il Concerto con Giulio Casale — tutti caratterizzati dalla presenza di artisti locali o poco noti al grande pubblico.
Il cartellone include anche numerosi saggi di danza di scuole del territorio (Closing Arabesque School, Saggio Danza, Saggio Amici Dance), e performance particolari come Tramonti in Volo, dedicato alla pole dance.
Teatro, cinema e cultura: l'offerta “soft”
Il programma culturale si completa con rappresentazioni teatrali (Teatro nel Parco, I Contrabbandisti) e una serie di proiezioni cinematografiche gratuite all’aperto: il Cineforum e il ciclo Cinema sotto le Stelle, entrambi ripetuti in più date.
Dal punto di vista culturale, sono stati riproposti format già consolidati come Libri in Chiostro, Libri sul Mare, il festival storico Nuovi Mondi – Echi di Storia, e altri eventi a tema, tra cui Notte tra i Musei, Terre del Primitivo in Festa, Sant’Ora: La dolce vita salentina e la Festa della Cultura Ebraica.
Sport e benessere sulla sabbia
Non mancano le iniziative legate al benessere e allo sport, con attività come Pilates al Tramonto, Giornata CrossFit Training, Esibizione Taekwondo e Calcio Totale. Anche in questo ambito, l’organizzazione è affidata a realtà del territorio, senza la partecipazione di sportivi o testimonial noti.
Le immancabili sagre e feste di paese
Una parte consistente del budget è stata destinata alle classiche sagre popolari, tra cui quella della focaccia, del polpo alla pignata, della cozza nera, delle giuggiole e dei “pizzarieddi”, accanto a eventi enogastronomici come In Vino Veritas, il Primitivo Wine Festival e la già citata Tramonti di Vino.
Completano il quadro le tipiche feste di comunità: Notte del Borgo, Palo della Cuccagna, Cena in Rosso, Stort d’Amare – 5ª edizione, La Notte del Munich Club e il Buskers Festival, distribuite tra il centro cittadino e le marine.
Un’estate “a basso impatto”
Quella del 2025 si profila dunque come un’estate all’insegna del folklore locale, del coinvolgimento delle associazioni culturali e sportive cittadine e dell’autarchia artistica. Una scelta legittima, ma che rischia di trasformare il cartellone estivo in un contenitore autoreferenziale, poco appetibile per il turismo esterno e privo di eventi catalizzatori di grande richiamo.
Se da un lato la valorizzazione delle risorse locali è un messaggio positivo, dall’altro l’assenza totale di ospiti di rilievo regionale o nazionale lascia spazio a interrogativi sul reale impatto economico e attrattivo di questo investimento. I turisti arriveranno comunque, ma forse non per il cartellone eventi.
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1 commento
pro-vocatorio
oggi, ven 4 luglio 06:36 rispondi a pro-vocatorioDella serie come la fai la sbagli. questa è la novità editoriale de "La Voce". Complimenti!