
Oggi pomeriggio alle 16,30, nella chiesa madre di Avetrana, si celebreranno i funerali di Rolando Mangia, il trasportatore 56enne rimasto vittima giovedì mattina di un tragico incidente sulla provinciale che collega il suo paese a Manduria. Sarà una cerimonia gremita, con parenti, amici, colleghi e concittadini che vorranno stringersi attorno alla moglie e ai tre figli e all’anziana madre, sconvolti da una perdita improvvisa e dolorosa.
Accanto alla commozione, però, in paese monta anche la rabbia. Quella strada, lunga appena nove chilometri, è da anni una ferita aperta: buche, rattoppi e asfalto sconnesso ne fanno un percorso pieno di insidie. Non è la prima volta che si trasforma in teatro di tragedie, e in molti sostengono che la morte di Mangia non sia stata solo una fatalità, ma l’ennesima conseguenza della scarsa manutenzione.
L’incidente è avvenuto intorno alle 4 del mattino. Il furgone guidato dall’autotrasportatore, carico di elettrodomestici e mobili da consegnare, è improvvisamente uscito di strada, abbattendo un muretto e alcuni arbusti prima di ribaltarsi. L’impatto è stato violento e il conducente, sbalzato dall’abitacolo, è rimasto schiacciato dalla cabina del mezzo. I soccorsi del 118, arrivati grazie alla segnalazione di alcuni turisti di passaggio, non hanno potuto far altro che constatarne il decesso.
Rolando Mangia era conosciuto da tutti come «Rolando il trasportatore»: un uomo stimato, con alle spalle decenni di esperienza sulle strade italiane e pugliesi, e apprezzato per la serietà professionale quanto per il carattere gioviale. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo nella comunità.
Ma insieme al dolore si riaccende il dibattito mai sopito sulla sicurezza delle strade provinciali. Già nel 2023 l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Francesco Saracino, aveva sollecitato la Provincia di Taranto a intervenire con un rifacimento completo del manto stradale. Le risposte, però, si sono limitate a qualche intervento tampone, incapace di risolvere problemi strutturali.
Il rischio, temono in tanti, è che anche questa tragedia finisca archiviata come un inevitabile destino. La speranza, invece, è che il sacrificio di Mangia diventi finalmente un punto di svolta per pretendere strade più sicure, perché nessun altro lavoratore o automobilista debba pagare con la vita l’incuria di chi dovrebbe garantire la manutenzione.
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4 commenti
Lea
oggi, ven 12 settembre 10:55 rispondi a LeaAutista esperto e poi del luogo( di casa) che conosce perfettamente la strada,quindi posso presumere un malore o colpo di sonno. Purtroppo bisogna date sempre colpa altrui siamo nel Sud. Condoglianze
Marco
oggi, ven 12 settembre 10:50 rispondi a MarcoLa gomma anteriore sinistra è scoppiata... Per questo motivo il camion è sbandato a sinistra.
Maria
oggi, ven 12 settembre 08:54 rispondi a MariaLa percorro spesso quella strada, se c'è un limite dei 50 km orari ma si va a 100 km orari e tante volte con il telefonino in mano, sarà la strada ma è anche il non rispetto al codice della strada la causa di tanti incidenti stradali
Ale
oggi, ven 12 settembre 08:33 rispondi a AlePurtroppo la politica e una brutta bestia , con la scusa che non ci sono i soldi non fanno niente , nessuno si impegna per poter avere finanziamenti perché sono cose per loro alquanto difficili da praticare , quindi molto più facile interessarsi di cose più facili da ottenere