
Un drone che doveva “consegnare” telefonini e droga ai detenuti del carcere di Taranto ha perso il suo carico precipitando al suolo nel cortile del penitenziario.
La scoperta è stata fatta all’alba di ieri mentre i poliziotti effettuavano un giro di controllo all’esterno delle sezioni detentive.
A darne notizie è il sindacato autonomi di categoria, il Sappe, che in più occasioni ha denunciato come nelle ore notturne si riesca a saltare qualsiasi controllo per arrivare con il drone fino nelle stanze dei detenuti con il suo carico di prodotti vietati poiché. Questo perché, denuncia il sindacato, sul muro di cinta non c’è più personale di guardia.
“Forse al Dipartimento della amministrazione penitenziaria - - dichiara il segretario del Sappe, Federico Pilagatti - sono molto più interessati a fare i progetti delle case dell’amore che ridare sicurezza alle carceri ed ai cittadini”.
“E se oltre ai telefoni, droga, decidono di far entrare armi ed esplosivi, cosa succederà?”, si chiede il Sappe ricordando il grave rischio che correrebbe il personale del carcere e gli stessi detenuti.
“A Taranto – ricorda il sindacato - un solo poliziotto deve gestire nelle ore serali circa 200 detenuti e tre sezioni detentive, per cui è praticamente impossibile vigilare o tentare di fermare queste situazioni”.
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1 commento
Ale
dom 31 luglio 2022 08:01 rispondi a AleStiamo messi male se un drone può indisturbatamente portare ai detenuti armi o droga che sorveglianza abbiamo alle carceri , a questo punto chissa' cose e stato introdotto sino a ora ,