
Un nuovo arredo urbano pensato per migliorare l'estetica del Viale Mancini si trasforma in un ostacolo insormontabile per una cittadina disabile, che rimane bloccata in casa e chiama i carabinieri.
A raccontare la vicenda è Flavia Mancini, residente sul viale, che denuncia l’assenza totale di scivoli accessibili lungo il nuovo percorso pedonale in costruzione. “Sono disabile e non posso uscire di casa: è come essere murata viva”, scrive la donna, sottolineando che i marciapiedi appena rifatti non prevedono rampe adeguate all’uso di carrozzine, se non una strettissima discesa iniziale “larga 40 centimetri, con una pendenza del 90%”.
La situazione è precipitata quando gli operai, iniziando i lavori proprio sul lato abitato del viale, hanno rifiutato di realizzare uno scivolo all'altezza del suo cancello d’ingresso. Alla richiesta della cittadina, la risposta è stata che l’unico scivolo previsto è quello all'inizio del viale, nonostante sia inutilizzabile per chi ha una disabilità motoria.
A quel punto, la signora Mancini ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno immediatamente constatato l’assenza di accessibilità e la gravità della situazione. Uno dei militari, con grande senso di responsabilità e umanità, ha disposto sul momento la modifica dello scivolo esistente, facendolo ampliare e rendere finalmente praticabile.
“Non so se riuscirò mai a ringraziare abbastanza questo uomo sensibile, determinato e umano”, conclude la cittadina, che ha voluto condividere la sua esperienza per dare voce a tutti coloro che ogni giorno si scontrano con barriere architettoniche invisibili ai più.
Il caso accende ancora una volta i riflettori sulla necessità di progettare spazi pubblici davvero inclusivi e accessibili, dove la bellezza urbana non sia mai a scapito dei diritti fondamentali di tutti i cittadini. Da premettere che il Comune di Manduria si fregia di essere immeritatamente inserito tra i comuni accessibili insigniti dalla “Bandiera lilla”.
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6 commenti
Gregory
oggi, mer 21 maggio 13:36 rispondi a GregoryCerto che il progettista ne ha di m,,,,in testa Anche questa è Manduria.Opinione
Gregorio
oggi, mer 21 maggio 12:15 rispondi a GregorioIn certe circostanze bisogna usare sempre le maniere forti, con tutto ciò, sono diritti dei cittadini. Poi, se fanno dei lavori con: passaggio stretto o pendenza di inclinazione più del dovuto… a questo punto ci fa capire che la ditta appaltatrice lavora : ALLA BELL’E MEGLIO !! Bravo il Carabiniere !!
gerardo
oggi, mer 21 maggio 08:31 rispondi a gerardoe siamo alle solite, qui la politica non centra una mazza, sono i soliti FENOMENI, dei tecnici progettisti che hanno tutta la responabilita',dico io,questi fenomeni se non arrivano con la coscienza ma almeno applicassero la legge sull'abbattimento delle barriere architettoniche L.104/92
Katia
oggi, mer 21 maggio 08:05 rispondi a KatiaQualcuno senza coscenza era fiero di aver la bandiera Lulla. Altro flop
C. Cavallo
oggi, mer 21 maggio 08:04 rispondi a C. CavalloMi piacerebbe sapere chi è il direttore dei lavori che ignora e infrange la legge sull'accessibilità dei luoghi 13/89 DM 236/89. Legge per nulla permissiva riguardante l'abbattimento delle barriere architettoniche. Tutta la mia solidarietà alla Sig.ra Mancini alla quale ricordo che ogni violazione alla propria libertà personale, se non privata da una giusta sentenze, è di fatto un vero e proprio sequestro di persona Art 605 CPP , magari una bella querela?
Lorenzo Libertà per la Marina
oggi, mer 21 maggio 07:54 rispondi a Lorenzo Libertà per la MarinaLa vergogna dell' uomo oramai non ha più limiti. Quella di alcuni politici che amano il potere è andata oltre 😜 Alla Marina è tutto peggio. Opinioni