Difeso dal suo avvocato di fiducia Antonio Liagi, ieri il pregiudicato manduriano Giovanni Caniglia, arrestato l’altro ieri nel blitz antimafia denominato «Cupola», si è avvalso della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio di garanzia che si è tenuto nel Tribunale di Lecce.
Caniglia che deve rispondere di reati associativi, secondo l’accusa sarebbe uno die quattro capoclan della Cupola che a Manduria avrebbe gestito e controllato il business della droga, delle estorsioni, delle rapine e il mercato delle scommesse online e delle slot machine.
Il 20 ottobre si terranno gli interrogatori degli indagati ristretti ai domiciliari mentre nelle prossime ore dovrebbe essere fissata l’udienza di convalida per i detenuti in carcere.
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