
Si sono conclusi ieri, nel Tribunale di Potenza, gli interrogatori preventivi del vice procuratore onorario del Tribunale di Lecce, Antonio Zito, 59 anni, che deve rispondere di concussione e corruzione. Con lui altre cinque persone tra cui un avvocato manduriano, due dipendenti della Asl di Taranto in servizio negli uffici sanitari della città messapica e due imprenditori della provincia di Lecce.
Assistiti dai rispettivi avvocati di fiducia gli indagati hanno risposto alle domande del giudice delle indagini preliminari Lucio Setola che dovrà ora decidere sulle misure detentive richieste nei loro confronti dal pubblico ministero della Procura di Potenza, Vincenzo Montemurro. Tutti rispondono di corruzione, i due uomini di legge anche di concussione. Cinque gli episodi corruttivi ipotizzati a carico dei due maggiori inquisiti.
Nel primo, Zito, nel suo ruolo di magistrato e l’avvocato, avrebbero costretto un manduriano, inizialmente indagato ma poi prosciolto, a versargli 12mila euro per interrompere azioni giudiziarie a suo carico e di altre persone a lui riconducibili. Con la stessa promessa di «aggiustare» procedimenti penali avrebbero inoltre costretto una coppia di Lecce a farsi dare denaro per insabbiare un'indagine inesistente a loro carico. Tre casi simili, secondo l’accusa, avrebbero fruttato altro denaro o benefici vari ai due maggiori coindagati grazie all’intermediazione di altri indagati. Il legale inquisito, infine, avrebbe promesso di definire positivamente una vicenda giudiziaria a carico di un funzionario Asl di Manduria in cambio del riconoscimento di una falsa invalidità civile a favore del magistrato.
N.Din.
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1 commento
Marco
oggi, sab 17 maggio 07:55 rispondi a MarcoL' Italietta e il LISTINO PREZZI... 🧟♂️