
Il regolamento comunale delle antenne di telefonia contiene delle norme in contrasto con le leggi nazionali per cui devono essere cambiate. Lo hanno riconosciuto i giudici del Tar di Lecce che hanno accolto la sospensiva chiesta dalla società Liad che si oppone al divieto del comune di Manduria all’installazione di un ripetitore nella centralissima via Roma.
Il Tribunale amministrativo regionale di Lecce, ha disapplicato per «illegittimità», «incompetenza» e perché «contrastanti con l’interpretazione della giurisprudenza nazionale», alcuni articoli del regolamento degli impianti di trasmissione di telefonia del Comune di Manduria, approvato dall’assise cittadina a giugno del 2015. I giudici amministrativi si sono così espressi accogliendo l’istanza cautelare formulata dalla «Iliad Spa» che ha ottenuto la sospensione dell’efficacia dei provvedimenti impugnati relativi al rifiuto da parte dell’ente Messapico all’installazione di una stazione radio nella centralissima Via Roma a Manduria.
Tra i punti del regolamento censurati dal Tar, quello di maggiore interesse riguarda il rispetto dei livelli minimi di emissione delle onde radio i cui valori contemplati nello strumento comunale non coincidono con quelli riconosciuti e applicati a livello nazionale. «Si deduce l’incompetenza del Comune – si legge nell’ordinanza della terza sezione del Tar Lecce -, ad introdurre in sede regolamentare divieti generalizzati all’installazione di impianti di telefonia, mediante l’introduzione di deroghe ai limiti di esposizione ai campi elettromagnetici stabiliti uniformemente a livello nazionale dallo Stato». I giudici fanno notare che il divieto all’installazione di un impianto, si può imporre quando il campo elettrico è superiore a 3V/m (Volt per metro), entro il limite delle aree sensibili. Il regolamento comunale, invece, abbassa la soglia di rispetto a 0,6 V/m, quasi sei volte inferiore alla norma incidendo quindi «illegittimamente su materia attribuita alla legislazione concorrente Stato Regioni».
Sarebbe inoltre contrastante con la normativa nazionale la pretesa del comune di vincolare l’autorizzazione al preventivo rilascio del parere dell’Arpa. I giudici fanno notare che l’ente locale rilascia l’autorizzazione «previo accertamento da parte dell’organismo competente ad effettuare i controlli di compatibilità» e non già del parere già formulato. Nella stessa ordinanza, il Tribunale amministrativo leccese ha accolto anche la sospensione della determina del comune di Manduria che annullava d’ufficio l’autorizzazione della domanda presentate il 9 giugno del 2021 già acquisita con la formula del silenzio assenso e comunicato alla Iliad l’8 ottobre dello stesso anno, quindi quando il «silenzio-assenso» si era già formato.
Per tutto questo il Tribunale amministrativo regionale di Lecce ha accolto l’istanza cautelare presentata dalla società e per l’effetto ha sospeso l’efficacia dei provvedimenti impugnati, fissando per la trattazione di merito l’udienza pubblica del 22 novembre. L’Arpa Puglia, citata nel ricorso, non si è costituita. In caso di pronunciamento definitivo del Tar per l’accoglimento del ricorso presentato da Iliad, l’amministrazione comunale manduriana dovrà mettere mani al regolamento delle antenne di telefonia e adeguarlo alla normativa vigente nazionale rettificando gli articoli censurati in esso contenuti.
Nazareno Dinoi
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9 commenti
Realtà
ven 25 marzo 2022 12:59 rispondi a RealtàE i DIRIGENTI al ramo che dicono?
Walter
ven 25 marzo 2022 12:26 rispondi a WalterChi paga??? Pantalone?
Alex Manfredi
ven 25 marzo 2022 08:14 rispondi a Alex ManfrediChe figura di m.
Egidio Pertoso
ven 25 marzo 2022 08:08 rispondi a Egidio PertosoOramai, di queste antenne, ne abbiamo installate, nello spazio urbano, cosi' tante da ritrovarcele, mai sia, messe anche nei posti piu' reconditi, o poco adatti,da procurare dolori e mali al nostro corpo gia' provato da pandemie varie.
Gregorio
ven 25 marzo 2022 12:06 rispondi a GregorioComune di Manduria,, non fa più NOTIZIA... Poi mancano abitanti??
Lorenzo
ven 25 marzo 2022 07:50 rispondi a LorenzoSolo sulle antenne? Riserve Naturali? Spiaggetta Torre Colimena? Raccolta rifiuti urbani? Guardia Medica? Piani idrogeologici? Piani di zonizzazione acustica? Pulizia strade comunali ed incroci da erbe infestanti? Ponte sul fiume Chidro? Balneazione fiume Chidro nei mesi estivi? Passi carrabili alla Marina autorizzati? Parcheggi a Pagamento in area protetta? Barriere architettoniche? Acqua potabile? Illuminazione pubblica? Anni e anni di lassismo bizantino ne hanno determinato una seria decadenza del senso civico. Tutto questo pone Manduria ad essere esclusa dalle giuste attenzioni. Opinioni
Antonio
ven 25 marzo 2022 07:26 rispondi a AntonioChiedo per un amico! Ma l'antenna Wind all'interno dell'ex sezione distaccata del Tribunale "rispetta" le norme che riguardo la "distanza" dagli obiettivi sensibili,visto che l'immobile diventera' sede del Commissariato di PS?
Marco
ven 25 marzo 2022 07:07 rispondi a Marco"la comune" di Mandria è INCOMPETENTE. NON SONO L' UNICO A PENSARLO 🧟Ⓡ
Maurizio
ven 25 marzo 2022 12:29 rispondi a MaurizioProfessionisti si fanno chiamare