Il sindaco di Manduria, Gregorio Pecoraro, è stato assolto “perché il fatto non sussiste” dall’accusa di mobbing e violenza psicologica nei confronti di una dipendente dell’Ordine dei Commercialisti della provincia di Taranto di cui il primo cittadino era segretario. Il pubblico ministero aveva chiesto per Pecoraro la condanna ad un anno e 8 mesi di reclusione.
Ieri sera il giudice delle udienze preliminari Francesco Maccagnano ha invece condannato alla pena di un anno e un mese di reclusione l’ex presidente dell’organo di governo dei commercialisti, Cosimo Damiano Latorre che rispondeva dello stesso reato. Assoluzione anche per gli altri imputati, tutti dipendenti e componenti del consiglio dell’Ordine. Assolto anche l’ex tesoriere Riccardo Scialpi che era accusato anche di abusi sessuali nei confronti della querelante che è stata condannata al pagamento delle spese processuali. Il gup ha inoltre disposto la trasmissione degli atti al pubblico ministero per le determinazioni di competenza in relazione alle dichiarazioni rese dalla parte lesa nel corso di due udienze.
Ad eccezione di Scialpi difeso dagli avvocati Gaetano Vitale e Annalisa Marinelli, tutti gli altri imputati hanno affidato la difesa al penalista Raffaele Errico.
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11 commenti
Quaranta Giuseppe
dom 7 novembre 2021 11:15 rispondi a Quaranta GiuseppeGregorio Pecoraro e' stato assolto per non aver commesso il fatto, non perche' il fatto non sussiste. E' molto diverso...
Gregorio
dom 7 novembre 2021 06:20 rispondi a GregorioMio pensiero (esito di interesse x sedere in poltrona)
Cricoriu
sab 6 novembre 2021 07:33 rispondi a CricoriuCosa volete che sia... In Italia siamo abituati a moooolto peggio. Vedasi il nano maledetto...No mi fate dire altro ci no mi bloccunu Lu commento
cosimo Malagnino
sab 6 novembre 2021 06:44 rispondi a cosimo MalagninoLeggendo l'articolo si rimane colpiti dal fatto che l'ex presidente dell'organo di governo dei commercialisti viene condannato alla pena di reclusione di 1 anno e 1 mese , mentre la querelante , chissà perché , viene condannata al pagamento delle spese processuali ... ! A me i conti non tornano ... e forse bisogna leggere le motivazioni !
Luigi Lamusta
sab 6 novembre 2021 05:18 rispondi a Luigi LamustaAncora una volta gli sciacalli non possono banchettare.
Domenico
dom 7 novembre 2021 07:40 rispondi a DomenicoRibaltando le posizioni e restando nella sua metafora, forse gli sciacalli hanno banchettato e sono scappati lasciando sul campo un compagno. La vittima non appare morta e forse, con una difesa più adeguata, in un eventuale successivo attacco, potrà avere ragione degli aggressori che si muovono in branco.
Luigi Lamusta
sab 6 novembre 2021 05:16 rispondi a Luigi LamustaGli sciacalli devono ancora aspettare per pranzare . Rimarranno ancora a digiuno.
Giuse
sab 6 novembre 2021 04:31 rispondi a Giusechissà perchè la cosa non mi stupisce
Lorenzo
sab 6 novembre 2021 11:20 rispondi a LorenzoLe vie del Signore sono infinitamente infinite. Molti ora aspettano la caduta degli Dei in Consiglio Comunale. ???????? Non dire gatto se non lo hai nel sacco ( Giovanni Trapattoni) ??
Domenico
sab 6 novembre 2021 09:41 rispondi a DomenicoA scacchi, quando viene "colpito" il Re, anche se i pezzi inferiori gli "sopravvivono", si vince la partita. La condanna alle spese processuali e il resto, mi appare come una punizione a chi ha osato denunciare e, magari, ha esagerato. La sentenza appare figlia dell' impossibilità di cancellare completamente le accuse. Mi pare che sia stata carente la rappresentanza dell' accusa, diciamo così... Ovviamente la mia opinione nasce dalla lettura dell' articolo, non dalla conoscenza dei fatti o delle persone.
Marco
sab 6 novembre 2021 07:47 rispondi a MarcoMi dispiace per la querelante.