Per circa vent’anni avrebbe ricoperto un ruolo dirigenziale nell’organico del comune di Manduria non avendone diritto. Attribuzioni e remunerazioni improprie godute da Vincenzo Dinoi, avvocato, attuale comandante del corpo di polizia municipale manduriano. Questo almeno il parere del giudice del Tribunale di Taranto, Lorenzo De Napoli, che ha respinto il ricorso presentato dall’ex dirigente che chiedeva l’anamento di una delibera del 2020 con la quale l’allora commissione straordinaria del comune messapico ha soppresso la dirigenza dalla pianta organica, attribuendo funzioni organizzative a sette dipendenti della categoria D3, responsabili di altrettante e specifiche aree. Oltre a dichiarare «legittimi ed efficaci» gli atti commissariali, il giudice De Napoli ha ritenuto o un verbale di conciliazione del 2002, approvato con delibera di giunta dell’epoca, che legittimava la posizione dirigenziale di Dinoi, in quanto contrario a norme imperative che prevedono un concorso pubblico che il comandante non ha mai superato. Per tanti anni, quindi, il capo dei vigili urbani, assunto per concorso e inquadrato nella categoria D3, avrebbe ricoperto un ruolo apicale non dovuto grazie ad incarichi «ad personam» conferitegli di volta in volta dagli amministratori succeduti negli anni e al verbale di conciliazione ritenuto o.
Sino a giugno dello scorso anno, Dinoi ha diretto i settori Affari generali, personale, finanze, cultura, turismo e spettacolo, e vice segretario comunale. Una pluralità di incarico che ha fatto meritare al comandante l’appellativo di super dirigente.
Alla stessa conclusione del giudice De Napoli erano arrivati diversi pareri legali commissionati da precedenti sindaci ed anche dai revisori dei conti che in una loro relazione del 2019 avevano definito Dinoi come «dirigente atipico». Anomalie su cui hanno sollevato sospetti anche i giudici della Corte dei Conti che hanno aperto un’inchiesta, tuttora in corso, chiedendo conto al comune degli ultimi cinque anni di presunta dirigenza atipica.
Evidentemente preoccupati di questo, i commissari straordinari hanno pensato bene di cancellare la figura dirigenziale dalla pianta organica comunale giustificando la misura in questo modo: «Il mantenimento dell’attuale assetto organizzativo, con l’impossibilità di coprire le posizioni dirigenziali vacanti, per effetto dei vari vincoli normativi e della carenza di risorse di bilancio, ha imposto accorpamenti di funzioni eterogenee per competenze e contenuti, in contrasto con la disciplina a tutela della divisione dei ruoli e delle competenze, determinando potenziali profili di incompatibilità tra le varie attribuzioni del medesimo dirigente».
?L’estromissione non è piaciuta al comandante che si era rivolto al giudice del lavoro, affidando incarico agli avvocati Cataldo Balducci del foro di Bari e Luisa Serrano del foro di Lecce, per chiedere la revoca degli atti adottati dal Comune e la conseguente restituzione del ruolo dirigenziale ricoperto per diversi anni. I suoi legali chiedevano che il loro assistito fosse «inquadrato nella prima qualifica dirigenziale del Contratto collettivo nell'ambito dell'organico del Comune di Manduria con ogni conseguenza di legge, il tutto con vittoria di spese e competenze di causa». Il giudice ha invece condannato il ricorrente alle spese di lite. Gli interessi dell’amministrazione comunale sono stati curati dall’avvocato Giuseppe Misserini del foro di Taranto.
Nazareno Dinoi
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15 commenti
Walter
sab 16 gennaio 2021 01:37 rispondi a WalterDa cancellare all'anagrafe, quando danno ha fatto
Lorenzo
ven 15 gennaio 2021 05:22 rispondi a LorenzoLa maledizione del Fiume Chidro, ogni anno in estate, bistrattato e non difeso come merita una Riserva Naturale SIC, sotto gli occhi di Tutti, onnipotente compreso. Ha colpito! ??
giorgio sardelli
ven 15 gennaio 2021 02:09 rispondi a giorgio sardelliadesso deve restituire le somme percepite senza spettanza alle casse del comune cioè ai contribuenti di Manduria e che la giustizia faccia il suo corso sino in fondo, come minimo deve essere licenziato perchè ha abusato come anche chi sapeva ma non ha fatto niente
Manduriano
ven 15 gennaio 2021 12:42 rispondi a MandurianoADESSO RESTITUISCI TUTTO IL NON DOVUTO E PERCEPITO. Il comune si adoperi a chiedere il risarcimento e sopratutto a dare conto ai cittadini del rimborso eseguito da parte di Dinoi.
Realtà
ven 15 gennaio 2021 12:41 rispondi a RealtàDOMANDE: ma l Amministrazione ora dovrebbe sollecitare la CORTE DEI CONTI per eventuali danni erariali e recuperi? Se l Amministrazione non fa questo potrebbe essere essA stessa responsabile? Bisogna monitorare!
Antonio gennari
ven 15 gennaio 2021 11:32 rispondi a Antonio gennariAdesso rimborsi tutto quello che ha percepito senza averne diritto e subito.E dobbiamo vederlo tutti i cittadini il rimborso
Anna
ven 15 gennaio 2021 02:33 rispondi a AnnaMi sembra una pretesa eccessiva la sua sig. Gennari. Il Comandante ha comunque lavorato e ha tutto il diritto di essere retribuito. L'alta carica anche se non di sua competenza l'ha portata a termine. Il suo compenso comunque se lo è guadagnato. Non bisogna essere così cattivi. Sa quanti sul comune dovrebbero davvero restituire? Un'infinità. Ora pensiamo a far meglio nel futuro.
Antonio gennari
sab 16 gennaio 2021 03:50 rispondi a Antonio gennariInfatti devono colpire tutti coloro che percepiscono denaro che non dovrebbero percepire o chi non fa il suo dovere dopo che la giustizia ha valutato caso per caso.Non e cattiveria ma giustizia e chi sbaglia arricchendosi alle mie spalle o di noi cittadini deve pagare
Gregorio
ven 15 gennaio 2021 09:47 rispondi a GregorioBè! Tanto torto NON ha il Sig Gennari, se fossimo al posto del “Generale “ a quest’ora c’era già l’avviso dell’ < [AGENZIA DELLE ENTRATE] >??
Antonio gennari
sab 16 gennaio 2021 03:51Grazie per aver capito il mio punto di vista
Cosimo Francesco Francesco Malagnino
ven 15 gennaio 2021 07:36 rispondi a Cosimo Francesco Francesco MalagninoE da quando un comportamento o lavoro abusivo non autorizzato da alcuna legge o disposizine legale e legittima deve essere retribuito ? Purtroppo la restituzione forse riguarderà solo gli ultimi cinque anni , mentre i precedenti sono prescritti , forse !! L'abuso di potere , l'arroganza e supponenza nell'abuso di potere !!
giorgio sardelli
ven 15 gennaio 2021 06:55 rispondi a giorgio sardelliScusa Signora/na Anna, quello che ha fatto il Sig.Vincenzo Dinoi per venti anni, vuole dire che con gli exstra introiti che ha incassato si potevano assumere tre o quattro dipendenti ancora e dare da mangiare alle rispettive famiglie se non ce ne fosse stato bisogno il comune avrebbe risparmiato dei soldini, In questo comune c'è chi guadagna più del dovuto e chi boccheggia come gli uccellini senza acqua potabile e altro.........!
Domenico
ven 15 gennaio 2021 09:59 rispondi a DomenicoA questo punto suggerirei un ricorso al tribunale di Pyogyang. Consultata una zingara compiacente, potrebbe ottenere il reintegro, a fronte del rischio di una sentenza che abbini lo stesso a una pena capitale ... esagerata (cannone invece di plotone). Al di là dell'ironia, sono lieto della riaffermazione della saggezza e della legalità. Ribadisco che la responsabilità non è del comandante ridimensionato: non mi risulta che si sia autonominato "de imperio" a tante cariche da diventare Maggiore di diritto (anche se, visto che lo assillavano e gli orbi non vedevano alternative a lui, avrebbe potuto opporre qualche diniego, per non apparire, ingiustamente, ambizioso).
Marco
ven 15 gennaio 2021 09:34 rispondi a MarcoTira e tira la corda sé spezzata...?????
Enzo
ven 15 gennaio 2021 07:08 rispondi a Enzo...speriamo che NON CHIEDE LA DISOCCUPAZIONE!!!