Domenica, 13 Luglio 2025

Cultura

Dall'affresco riportato alla luce dopo tre secoli nella chiesetta rurale della Masseria Cuturi

Rocco, Eligio, Donato o Grato? Caccia all'identità del santo

L L'affresco con il particolare del santo sconosciuto | © La Voce di Manduria

San Rocco patrono contro la peste, Sant’Eligio protettore dei maniscalchi e veterinari, San Donato patrono delle messi e contro fulmini e i temporali, o San Grato protettore contro grandine e maltempo? Sono diversi i pareri di esperti, cultori della storia locale e dei santi che si confrontano sull’identità del santo raffigurato nell’affresco portato fortuitamente alla luce, dopo più di tre secoli di oblio (era stato coperto da un affresco più recente), su una facciata interna della chiesetta rurale della masseria Cuturi a Manduria.

La raffigurazione datata 1691 e autografata dall’autore Gaetano Bianchi, capostipite della famiglia di pittori di originari di Melpignano, in provincia di Lecce e trasferitisi a Casalnuovo (vecchio nome di Manduria) intorno al 1700, rappresenta - ma il condizionale in questo caso è opportuno: la Madonna al centro, San Pietro alla sua sinistra e, un altro santo sulla destra, entrambi prostrati alla venerazione della Vergine.

Il dibattito nato sulla rete a seguito del nostro articolo, è incentrato proprio sull’identità della seconda figura a cui le nostre prime fonti davano il nome di San Rocco. Non tutti sono d’accordo su questa ipotesi.

Secondo Luigi Stano, avvocato manduriano e appassionato della materia, si tratterebbe di San Donato, patrono delle messi e contro fulmini e i temporali. «Nella sua iconografia – scrive Stano - anche in Manduria è rappresentato in abiti vescovili, col pastorale e sempre accompagnato dalla iconografia della Vergine Immacolata come nella chiesa dell'Immacolata e in Santa Maria di Costantinopoli». L’avvocato esclude comunque che si tratti di San Rocco. «Il santo patrono contro la peste – scrive - è rappresentato sempre con cane, in vesti lacere e con i bubboni della peste sulla pelle».

La commentatrice Francesca Benvegnù propende invece per Sant’Eligio, protettore dei maniscalchi e dei veterinari «il cui culto - scrive - è attestato a Manduria dal ‘500».

Anche per Lorenza Cracco l’immagine affrescata sarebbe quella di Sant’Eligio escludendo comunque San Rocco. «Sarebbe bello confrontarci e arrivare ad un esatto riconoscimento del Santo», scrive Cracco invitando al confronto altri appassionati o esperti.

Dice la sua anche Giuseppe Pio Capogrosso, avvocato manduriano appassionato della materia e studioso di storia patria. Capogrosso intanto esclude anche lui si tratti di San Rocco perché il personaggio dell’affresco «indossa abiti vescovili e San Rocco non lo era». Poi avanza due ipotesi: San Grato e Sant’Eligio. Propendendo più sul primo nome. «San Grato è protettore contro grandine e maltempo e il suo culto è attestato a Manduria nel ‘600». Secondo Capogrosso, inoltre, la figura centrale sarebbe quella dell'Immacolata.

Inviatiamo altri appassionati ad arricchire le possibilità o confermare quelle giàe ssposte da ltri esperti.

Francesca Dinoi

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2 commenti

  • Domenico
    gio 22 luglio 2021 03:44 rispondi a Domenico

    Non sono un profondo esperto ma confrontando l'iconografia, la datazione dell'opera, il periodo storico e l'evocazione del santo positiva (binitettu santu L...) o negativa (mannaggia santu L...), sopravvissuta fino a pochi anni addietro, non lascerebbe dubbi: si tratta di Santu Liggiu

  • giorgio sardelli
    gio 22 luglio 2021 11:52 rispondi a giorgio sardelli

    scegliere attentamente perchè se si sbaglia si porebbe offendere e fare qualche miracolo alla amministrazione Manduriana !!!!!

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