Com’è cambiata la politica italiana in 700 anni? Nell’ambito delle celebrazioni dantesche l’Archeoclub di Manduria propone una riflessione su questo tema da una diversa prospettiva: il confronto con alcuni canti della Commedia.
L’Italia del ‘300 con i suoi conflitti esasperati, l’eccessiva frammentazione, i capovolgimenti improvvisi, la corruzione, che impediscono ai cittadini di seguire la retta via, è così diversa dall’Italia di oggi? Nell’affascinante cornice del Parco Archeologico, sabato 24 luglio, risuoneranno ancora le parole del Sommo Poeta, con la voce di Giuseppe Gelo e il commento di Maria Rosaria Dinoi. Contribuiranno al fascino della serata gli intermezzi musicali alla chitarra eseguiti dal Maestro Ezio Scarciglia.
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1 commento
Domenico
ven 23 luglio 2021 05:59 rispondi a DomenicoUn argomento accattivante per un "Cittadino" illustre e di successo anche nel suo tempo, amato, adulato e assediato da postulanti, odiato e osteggiato da avversari e detrattori. La sua storia ci restituisce un grande uomo, sicuramente protagonista partecipe e consapevole della vita civile, culturale e politica, ricco di indomabile amore per la libertà, capace di rischiose scelte coerenti. Oggi, e particolarmente a Manduria, sarebbe un personaggio coinvolto nella fuga dei cervelli, sostenuto e apprezzato da una minoranza sparuta, ma asfissiato e costretto all'esilio da potentati incolti, invidiosi, rancorosi, di spessore infimo ma estremamente contagiosi. Spero di poter assistere allo spettacolo, confidando nella cura attenta del delicato tema e sperando in una replica successiva.