
Uggiano Montefusco – “Quella panchina sotto gli alberi sembra dare più fastidio del degrado”
“Ho restaurato con fatica e amore la Cappella del Crocifisso, l’ho strappata al degrado, e oggi mi ritrovo a dover difendere… una panchina.” Così inizia la lettera, intrisa di rammarico, del gestore della piccola cappella di Uggiano Montefusco, che ha voluto raccontare al giornale la singolare vicenda che lo vede coinvolto.
Due anni fa, per rendere il luogo più accogliente, è stata collocata sotto gli alberi, all’ombra, una panchina realizzata con semplici pedane di legno. Un angolo dove sostare, pregare, leggere o semplicemente respirare un po’ di fresco. Ma a qualcuno questa presenza pare non andare giù. Tanto da segnalarla “a chi di dovere”, intimando di rimuoverla.
Il paradosso, denuncia il gestore, è che quando la cappella era in stato di abbandono – porta sfondata, tufi divelti, muri scarabocchiati – nessuno ha mai protestato. Quando l’erba alta e secca invade le aiuole, nessuno segnala. Ma per una panchina sotto gli alberi, scatta immediatamente l’allarme.
La sensazione è che non sia il manufatto in sé a infastidire, ma la possibilità che qualcuno possa godere della vicinanza alla cappella in un luogo curato, recuperato e vivo. Una dinamica amara, che riflette un atteggiamento purtroppo diffuso: tolleranza verso il degrado e prontezza nell’ostacolare chi cerca di migliorare.
La “panchina del Crocifisso” è diventata così un simbolo: non solo di ospitalità e cura, ma anche della resistenza silenziosa contro il sospetto e l’ostilità verso il bene comune.
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