
Si è sempre parlato a Manduria di una preoccupante alta incidenza di malattie alla tiroide tra i residenti, soprattutto donne. Si è anche detto dello stupore dei medici di vari centri italiani specializzati nella cura di questa malattia (quello di Pisa soprattutto), per l’elevato numero di pazienti manduriani. Tutte voci senza alcun riscontro che ora c’è ed è preoccupante: «i valori più alti di tumori alla tiroide si rilevano nei distretti di Manduria e Grottaglie». A certificarlo questa volta è la coordinatrice del Registro Tumori della Asl di Taranto, dottoressa Antonia Mincuzzi che ha messo nero su bianco i dati che servivano ai manduriani per verificare «le voci». A procurarseli è stato l’artista manduriano, Ferdinando Arnò, che nella sua battaglia contro ogni genere di inquinamento dell’ambiente, si è recato personalmente negli uffici della struttura epidemiologica e statistica della Asl ionica chiedendo ed ottenendo le tabelle sulle patologie alla tiroide (e non solo quelle) aggiornate al 2017.
L’analisi epidemiologica degli studiosi non fa stare tranquilli gli abitanti dei due distretti che comprendono tutti i comuni del versante orientale della provincia di Taranto (Avetrana - Fragagnano - Lizzano - Manduria - Maruggio - Sava – Torricella, Carosino - Faggiano - Grottaglie - Leporano - Monteiasi - Montemesola - Monteparano - Pulsano - Roccaforzata - San Giorgio Ionico - San Marzano Di San Giuseppe).
Lo studio pubblicato nel registro tumori illustra i numeri dei casi registrati in tutti i comuni della provincia dal 2006 al 2017 dai cui si scopre che in undici anni ci sono stati 1833 malati di tumore tiroideo con una media di circa 152,8 casi all’anno: ogni due giorni e mezzo un cittadino che vive nell'area ionica scopre di avere un cancro alla ghiandola situata al centro del collo. Questo su scala provinciale, con una maggiore frequenza, secondo lo studio fatto dai ricercatori della struttura di epidemiologia di Taranto, nei due distretti orientali.
Il grafico quantifica anche l’entità del fenomeno assegnando una maggiore frequenza nel distretto della città delle ceramiche con un tasso di standardizzazione del 44,53% per le donne e il 12,20% per gli uomini seguita dai comuni della città Messapica che presenta uno standard medio del 43,24% per i tumori femminili e il 14,22 di quelli maschili.
Le cause di questa malattia non sono del tutto note, ma si conoscono almeno due fattori di rischio: le radiazioni ionizzanti e la familiarità. Studi più recenti mettono in relazione la malattia con l’inquinamento ambientale. Del tutto incidentale, forse, la presenza di megadiscariche di rifiuti solidi urbani (Manduria) e speciali (Grottaglie) situate proprio nei due distretti con il più alto tasso di casi di cancro alla ghiandola.
Nazareno Dinoi
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8 commenti
Giancarlo
sab 2 ottobre 2021 06:31 rispondi a GiancarloNo, non è incidentale affatto. È che quando arrivano migliaia di camion, che non possono essere tutti controllati, oltre ai velenosissimi residui di vernici, resine, catrami, metalli vari, qualche benpensante ci può infilare anche i rifiuti radioattivi dei centri diagnostici (sanitari ed industriali, i raggi X si usano anche nelle industrie), e magari anche qualche barile "più forte" che arriva "da lontano", ed il cui smaltimento, da solo, vale un'intera villa o gli studi del figliuolo all'estero. Però come fai a provarlo? Scavi ed analizzi milioni di metri cubi di impasto venefico? Cmq, i responsabili (imprenditori in primis) sono noti, perché non andiamo a mostrargli la nostra gratitudine?
Angelo perrone
sab 2 ottobre 2021 04:33 rispondi a Angelo perroneInfatti ogni giorno c’è una puzza insopportabile.
M M
sab 2 ottobre 2021 10:54 rispondi a M MAggiungerei Oria e Francavilla.. Sono mai state censite le cave di tufi tombate? Cosa nascondono? Le amministrazioni del territorio hanno fatto esami specifici alle acque freatiche ed artesiane? Dicono che in tanti agricoltori campionano con acque minerali naturali per le autorizzazioni all'uso dei pozzi, mi auguro non sia vero.
Manduriano stanco
sab 2 ottobre 2021 10:14 rispondi a Manduriano stancoCome riportato nel sopracitato articolo, forse vi è 1 problema di inquinamento? È normale che a Manduria è da decenni che si muore dalla puzza ? Vedasi per esempio ieri sera . Ma nessuno fa mai niente !!!
Gregorio
sab 2 ottobre 2021 06:53 rispondi a GregorioHo letto che questa documentazione è stata recuperata dal compositore Ferdinando Arno' e per questo lo dovremmo tutti ringraziare per il serio interessamento che rivolge sul nostro territorio. Però mi chiedevo .............. .........queste ricerche, non dovevano essere condotte dalla nostra Amministrazione o perlomeno, visto che sono ignoranti in materia , da Enti da loro delegati ? Come mai nessuno se ne occupa ? Ma la cosa che maggiormente mi preoccupa è quella di chiedermi di come mai l'intera popolazione accetta in modo rassegnato questa situazione? In passato ho sentito, che qualcuno ha insinuato che non sono le discariche ad essere un problema, bensì solo come vengono gestite,......... ne siamo proprio sicuri ? È proprio necessario che tutti i nostri figli si ammalino?
Lorenzo
sab 2 ottobre 2021 06:41 rispondi a LorenzoDi fatto un Gluster molto preoccupante, forse troppa concentrazione di discariche autorizzate e abusive, antenne telefoniche ovunque, auto e furgoni euro 0 ed euro 1 ancora circolanti e Pm 10 e 2,5 nei centri urbani privi di Ztl perenni e parchi comunali, a livello da paura. Ma l' Arpa? Dov'è? Esiste un censimento provinciale sulle fonti d' inquinamento? E il Sindaco responsabile sanitario territoriale? Pensava all' Alfa 200 turbo benzina? Piste ciclabili, Ztl e raccolta differenziata dei rifiuti, amici della Gea. Altro che poltrone. Mezzi comunali a metano o elettrici. Il mondo sta finendo. Sveglia paesani dalla politica medioevale. Siamo nel 2021 e non hai tempi d' oro di Caterina Caselli. Opinioni
Giancarlo
dom 3 ottobre 2021 06:42 rispondi a GiancarloSi parla di veleni nel terreno e te ne esci fuori con il leit-motiv di quelli con la pancia piena e la mercedes ultimo grido: le auto eruo 0 ed euro 1! Le vecchie automobili in uso a poveri crtisti che macinano al massimo 3mila km all'anno. E sui quali il ministro ambientalista a-la-carte che insegue la gretina di turno (con codazzo di figli di papà benpensanti che si guardano bene dallo studiare effettivamente soluzioni - ingegneria troppo difficile?) falsifica numeri e dati preparando l'ennesimo attacco ai poveri.
Lorenzo
dom 3 ottobre 2021 09:14 rispondi a LorenzoCarissimo non potevo scrivere tutto. Ma all' inizio parlo di discariche anche abusive. Poi come dice lei... qualche auto... Controlli al PRA di Taranto, quante sono ancora auto, furgoni, camion e moto euro 0 ed euro uno che circolano in provincia e vedrà come è vetusto il parco veicoli ad idrocarburi circolante. Poi per Correttezza io possiedo una Panda euro 6, dove pago bollo e... Assicurazione! In più giro molto in bicicletta, senza piste ciclabili nonostante le strade siano modello Bangladesh ??