Tragedia di Lizzano, domani l'autopsia su Miriana Mele | © n.c.LIZZANO - E’ ancora piantonata nell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto la coppia di lizzanesi arrestata lunedì mattina con l’accusa di omicidio stradale. La donna di vent’anni che era alla guida dell’auto uscita fuori strada, e l’uomo di 38, seduto al suo fianco, sono ritenuti responsabili della morte della diciannovenne Miriana Mele (nella foto), anche lei lizzanese, deceduta sul colpo e rimasta incastrata nella parte posteriore dell’Alfa Romeo 156. I due, entrambi trovati positivi all’uso di sostanze stupefacenti, lei, e all’alcol, lui, non sono stati ancora interrogati dal gip che dovrà convalidare l’arresto. Le loro condizioni di salute, sostengono i medici, non lo consentono ancora. Restano stazionari e molto gravi anche le condizioni del piccolo di due anni che probabilmente era seduto vicino alla diciannovenne morta. Assistiti dai loro avvocati, i due arrestati dovranno ricostruire gli attimi che hanno preceduto l’incidente e confermare o meno la ricostruzione fatta dai carabinieri secondo cui la donna, mentre era alla guida, sarebbe stata picchiata dall’uomo durante un litigio. Questo avrebbe provocato la perdita di controllo della macchina che su un rettilineo, senza neanche frenare, è uscita fuori strada andando a sbattere contro un primo e un secondo albero d’ulivo. L’urto, tremendo, non ha lasciato scampo alla ragazza che era seduta sul sedile posteriore. Il pubblico ministero Giorgia Villa ha disposto l’autopsia sul corpo della giovane che sarà eseguita domani dal medico legale Marcello Chironi. Nazareno Dinoi Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
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