
Un intervento di dragaggio finito con un nulla di fatto rischia ora di compromettere il delicato equilibrio ambientale della salina dei Monaci, area protetta situata a Torre Colimena, marina del comune di Manduria.
Nei giorni scorsi è stato eseguito un intervento di pulizia del canale che collega la salina al mare, un’operazione necessaria e periodica, dal momento che il passaggio tende a ostruirsi a causa dell’accumulo di sabbia e materiali naturali trasportati dal vento e dalle mareggiate. Tuttavia, chi ha eseguito i lavori ha lasciato la sabbia dragata ammassata lungo i bordi del canale, come visibile nelle immagini scattate sul posto, senza provvedere alla sua rimozione definitiva.
Il risultato? Il vento e la naturale pendenza del terreno hanno causato il rilascio della sabbia all’interno del canale, vanificando completamente l’intervento. Il passaggio è tornato a essere ostruito, impedendo il regolare ricambio d’acqua tra mare e salina.
Oltre al danno economico dovuto alla necessità di ripetere i lavori, a soffrire è soprattutto l'ecosistema della salina, che dipende da quel flusso per garantire ossigeno e nutrienti alla flora e alla fauna locali. La stagnazione dell’acqua può infatti compromettere la biodiversità dell’area, con conseguenze potenzialmente gravi per una delle zone umide più significative del litorale ionico.
Il caso solleva interrogativi sugli interventi di facciata di chi gestisce il parco e la reale gestione degli interventi ambientali in aree di alto valore naturalistico e sulla necessità di adottare procedure corrette e rispettose degli equilibri ecologici, soprattutto in contesti così fragili.
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4 commenti
George
oggi, mer 23 luglio 08:06 rispondi a GeorgeDalle foto che tutti gli anni vengono pubblicate mi son sempre chiesto il perché veniva lasciata la sabbia tolta dal canale sempre ai bordi dello stesso. È logico che piani piano ricada sul canale ostruendolo di nuovo. Chiedo agli esperti: c è una ragione o è solo una perdita di tempo occorrendo quindi riintervenire spesso ..credo idemper le alghe che si saranno aggiunte alla sabbia .grazie
Lorenzo Libertà per la Marina
oggi, mer 23 luglio 09:31 rispondi a Lorenzo Libertà per la MarinaForse, suppongo 🤔 che, se entrasse troppa acqua, questa si avvicina quadi a ridosso delle case abusive e poi condonate, portando zanzare e puzza di ristagno. Se fosse così, qualcuno è al servizio dei privati e non della Riserva. Ma non voglio pensarlo. Tuttavia rimane un mistero che va avanti da decenni. Opinioni
Lorenzo Libertà per la Marina
oggi, mer 23 luglio 07:43 rispondi a Lorenzo Libertà per la MarinaAi tempi dei Romani come facevano? Non si può dare la gestione di una Riserva Naturale a persone incompetenti, irrazionali ma soprattutto attenti allo stipendio " sacro". La Riserva vive per la sua biodiversità e non basta mettere uno steccato, una torretta e qualche contenitore per la raccolta rifiuti. Ci vuole COMPETENZA in quanto patrimonio per le nuove generazioni. Basta improvvisamente e raccomandazioni. Basta. Opinioni
Gregorio
oggi, mer 23 luglio 13:03 rispondi a GregorioCaro Lorenzo, il problema è che non solo siamo circondati da gente INESPERTA ma addirittura, a livello Comunale abbiamo una squadra di professionisti CEPU, e di conseguenza......i risultati non sono così soddisfacenti !!