
All’1,30 di questa notte, dopo l’ennesima sospensione, si consuma l’ultimo colpo di scena della maratona che ha visto le forze politiche impegnate a modificare la legge elettorale nell’ultimo giorno utile. In piena notte il presidente dell’Assemblea, Mario Loizzo, ha dovuto prendere atto della mancanza del numero legale causa le numerose assenze tra i banchi dell’opposizione e dichiarare la chiusura dei lavori, circostanza che coincide con la conclusione dell’attività della X legislatura.
L’intervento del capogruppo del Pd, Paolo Campo spariglia le carte: "piuttosto che stare qui a discutere del a – accusa Campo indicando i 1950 emendamenti come causa della decisione – è meglio affidarsi a quanto il Governo nazionale farà sostituendosi al Consiglio regionale in tema di doppia preferenza di genere"
Seguono l’uscita dall’aula di numerosi esponenti del governo e della maggioranza. Restano tra i banchi le opposizioni che contestano quello che Nino Marmo, capogruppo di FI, definisce "abdicazione della maggioranza dal proprio ruolo nell’ultimo giorno in cui la legislatura si spegne"
Ed è ancora Marmo a spiegare il rifiuto opposto dalla maggioranza alla proposta di mediazione che questa volta sono le opposizioni a proporre: ritiro di tutti gli emendamenti, approvazione immediata della doppia preferenza di genere, conferma del 60% della presenza massima di un genere rispetto all’altro con il mantenimento della ammenda pecuniaria che si inasprisce con l’inammissibilità delle liste a decorrere dalla 12sima legislatura. Non c’è tempo per discuterne. In aula non ci sono consiglieri in numero sufficiente per proseguire.
Alla proposta di legge per inserire nel sistema elettorale pugliese la doppia preferenza di genere, come sollecitato a più riprese anche dal premier Giuseppe Conte, sono stati presentati circa 2mila emendamenti. La proposta, che porta la firma del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, è stata posta all’ultimo punto all’ordine del giorno del Consiglio regionale di ieri cominciato con 5 ore di ritardo.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale della Puglia, Ignazio Zullo, si era detto disponibile «a ritirare i quasi 2mila emendamenti» alla proposta per l’inserimento della doppia preferenza di genere nella legge elettorale, a patto che anche gli altri gruppi «ritirino i loro». «Noi siamo favorevoli alla doppia preferenza - ha spiegato in Aula - e siamo pronti a votarla, ma dobbiamo votare solo quella, non altri istituti che vanno a modificare la legge elettorale». Dopo Zullo, ha preso la parola il capogruppo di Forza Italia, Nino Marmo, che ha ribadito la sua contrarietà alla doppia preferenza. «Io sono per la preferenza unica proprio per garantire la parità di genere», ha sostenuto: «Si utilizza una richiesta delle donne e che rispettiamo e che rispetteremo - ha detto - per propri fini elettorali, penso all’emendamento del consigliere sospeso in caso di nomina in Giunta». Per le 12,30 di oggi tutti i partiti di opposizione hanno organizzato una conferenza stampa.
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