
L’ispezione della Commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti conclusa l’altro ieri a Manduria, ha avuto un precedente assolutamente identico tredici anni fa. Anche allora, come oggi, il territorio messapico era alle prese con le stesse emergenze: una richiesta di aumento di volumetria della discarica gestita tuttora dalla società «Manduriambiente» e la mancata bonifica della «Li Cicci», altra discarica vicina alla prima, piena e mai bonificata. E i cattivi odori che all’epoca erano attribuiti ad un impianto di compostaggio. (Diverso da «Eden 94» all’epoca dei fatti di piccole dimensioni e non preso in considerazione da quella Commissione parlamentare).
A distanza di tredici anni nulla è cambiato. «Manduriambiente Srl» del gruppo Iren di Reggio Emilia ha richiesto un altro ampliamento (il primo lo ha ottenuto nel 2016); la vecchia discarica «Li Cicci» continua ad inquinare la falda; e i cattivi odori non hanno mai abbandonato la terra del Primitivo. Tredici anni d’inerzie degli enti che nulla hanno fatto per prevenire e risolvere i problemi mentre la popolazione sporadicamente si attiva in comitati civici o affida speranze ai partiti di riferimento.
Le differenze tra quella visita ispettiva e la recente, riguardano l’approccio avuto dalla vecchia Commissione presieduta dall’onorevole Gaetano Pecorella che non si limitò a fare passaggi veloci per vedere lo stato dei luoghi, ma approfondì le problematiche con diverse audizioni. A relazionare allora furono chiamati il sindaco protempore di Manduria, il presidente della Provincia di Taranto e il prefetto. L’allora presidente della Provincia, Gianni Florido, sollevò dubbi in relazione alla capienza della discarica Manduriambiente e alla richiesta di sopralzo. «Allo stato – fece sapere Florido -, la Provincia non ha autorizzato tale operazione in quanto ne risulterebbe un impatto cumulativo ambientale troppo rilevante rispetto alla collocazione della discarica, essendo questa vicina ad altre discariche che peraltro presentano problemi gravissimi di gestione nella fase post-mortem», dichiarò il presidente della Provincia riferendosi proprio alla discarica Li Cicci «rispetto alla quale – sottolineò - vi sono gravi problemi legati alla bonifica che avrebbe dovuto essere effettuata da una serie di società, allo stato irreperibili. Peraltro anche in ragione di questa vicinanza non è stato rilasciata l’autorizzazione al rialzo della discarica gestita da Manduriambiente Spa».
Il sindaco di quegli anni, Paolo Tommasino, attaccò duramente la società emiliana. «La Manduriambiente – dichiarò in audizione -, dopo anni lamenta un mancato guadagno e richiede un sopralzo, chiedendoci peraltro 9 milioni di euro di risarcimento perché il ciclo dei rifiuti non è stato chiuso. Credo che dovrebbe essere il comune di Manduria a chiedere un risarcimento a Manduriambiente».
Nella relazione finale presentata al Parlamento della XVI legislatura, i relatori Gaetano Pecorella e Vincenzo De Luca, concludevano con un passaggio che racchiude tutta l’inerzia di questi inutili tredici anni. «La situazione emergenziale segnalata – riportarono agli atti i commissari -, è quella relativa alla discarica di Manduria in quanto, non essendo stato autorizzato il sopralzo, potrebbe esaurirsi nel giro di pochi mesi (tenuto conto del fatto che serve un bacino pari a 180mila abitanti). La situazione della provincia – prosegue il rapporto - potrebbe diventare critica nel 2016, laddove non venisse avviata in modo deciso una raccolta differenziata spinta su tutto il territorio provinciale, tale da potere raggiungere i livelli indicati nel piano, in ossequio a quanto imposto dalla normativa europea». In effetti nulla è stato fatto, se non consentire un primo ampliamento nel 2016 e un secondo a breve.
Nazareno Dinoi su Quotidiano di Puglia
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
1 commento
manduriano
ven 18 aprile 11:12 rispondi a mandurianograzie al governatore Emiliano per questa situazione...il Karma esiste