
Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta dei nipoti di Ettore Marzo, artista manduriano vissuto nel secolo scorso, che con questo messaggio desiderano riportare all’attenzione della comunità il valore umano e culturale del loro caro zio, autore di numerose opere custodite nella città e nel territorio circostante.
Siamo i nipoti di Ettore Marzo, artista manduriano, e attraverso questa lettera vogliamo ricordare la figura di nostro zio e il valore del suo lavoro, dedicato con amore alla città di Manduria. Pur non vivendo più lì, ci sentiamo legati profondamente a questa terra, dove Ettore è nato, cresciuto e ha espresso il suo talento, lasciando un’impronta silenziosa ma significativa nella vita culturale della comunità.
Ettore Marzo è stato pittore, decoratore, scultore in cartapesta e artigiano di rara abilità. Un artista versatile e appassionato, capace di trasformare ogni materiale in un’opera d’arte. Iniziò il suo percorso da giovanissimo, grazie al padre — ricamatore e paratore — che ne intuì le doti e lo affidò alla bottega dello scultore Luigi Guacci, a Lecce. Lì apprese i fondamenti della scultura, per poi tornare nella sua Manduria, dove divenne un punto di riferimento per l’arte locale.
Tra le sue opere più importanti ricordiamo gli affreschi del 1932 nella sala consiliare del vecchio municipio di Manduria, in cui raccontò con grande sensibilità il Fonte Pliniano, la processione degli alberi di San Pietro in Bevagna, la Chiesa di San Pietro Mandurino e una scena di tarantolata. Quadri che parlano della storia e dell’identità di questa terra.
Altre sue opere si trovano nella Chiesa Madre di Uggiano Montefusco, nella Chiesa di San Francesco a Manduria, nella Cappella del Sacramento dei Frati Minori a Sava, e in una cappella dell’Ospedale del Rosario. Interventi a volte poco conosciuti, ma che fanno parte integrante del patrimonio artistico della zona.
Nel Natale del 1963 il Comune di Manduria lo omaggiò con un riconoscimento ufficiale per un presepe da lui interamente realizzato. Un gesto che vogliamo ricordare come testimonianza della stima che la sua arte aveva già allora suscitato nella comunità.
Significative anche le parole che gli dedicò l’estimatore Rino Contessa nel 1978, in occasione di una mostra:
“Ettore Marzo è sicuro un artista in quanto è scultore e pittore. Ma egli è anche ed essenzialmente un grandissimo artigiano... Grandi capacità tecniche e un sicuro senso del bello sono presenti nelle sue opere, sia che si tratti di sculture e di pitture o di ferri battuti, di intagli, ecc. perché Marzo lavora tutto quello che gli capita, dalla pietra al ferro, dalla radica ai colori; tutto quello che tocca con le sue mani raggiunge l’eccellenza e talvolta la perfezione e la bellezza dell’opera d’arte.”
Cogliamo anche l’occasione per esprimere il nostro apprezzamento per l’iniziativa recente del Comune di Manduria di conferire il titolo di Cittadino Benemerito al Maestro Pietro Guida. È un segnale importante: il riconoscimento del valore dell’arte come patrimonio di tutti. Con lo stesso spirito, ci auguriamo che anche Ettore Marzo possa essere pubblicamente ricordato per il suo contributo — umile, ma prezioso — alla cultura manduriana.
Questa lettera vuole essere non solo un omaggio affettuoso da parte della nostra famiglia, ma anche un invito alla città a riscoprire e valorizzare l’opera di un artista che ha amato profondamente la sua terra.
Con stima,
Maria Adele Marsella, Anna Rita Marsella e Patrizio Marsella
(nipoti di Ettore Marzo)
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1 commento
Maria
oggi, dom 15 giugno 10:54 rispondi a MariaQuando ci sono state le nuove vie da assegnare, mi sarei aspettata qualche nome dedicato a nostri cittadini.sarebbe stato bello .