
In un’epoca in cui le radici culturali rischiano spesso di svanire nell’indifferenza, è doveroso riportare alla luce il contributo di figure come Ettore Marzo, artista manduriano del Novecento che con talento, passione e umiltà ha lasciato un’impronta profonda nel tessuto artistico e identitario della sua città. Pittore, scultore, decoratore, artigiano completo: Marzo ha saputo interpretare la bellezza dei luoghi, il sentimento popolare e la spiritualità del territorio jonico, con opere che ancora oggi parlano alla memoria collettiva.
Tuttavia, molte delle sue creazioni giacciono nell’ombra, dimenticate o non più visibili, trascurate dal tempo e dall’assenza di iniziative di tutela. È per questo che oggi lanciamo un appello: recuperare, valorizzare e rendere fruibili le opere di Ettore Marzo, perché esse rappresentano un patrimonio prezioso, autentico, e fortemente identitario per Manduria e l’intera provincia.
Dalla sala consiliare del vecchio Municipio agli affreschi religiosi, dai presepi premiati ai busti nella biblioteca comunale, il lavoro di Ettore Marzo è ovunque, spesso silenzioso ma capace di raccontare chi siamo e da dove veniamo. Riscoprirlo non è solo un atto di giustizia verso l’artista, ma un’opportunità per rafforzare il legame tra la comunità e la propria storia.
Nazareno Dinoi
Di seguito, un elenco di alcune opere realizzate da Ettore Marzo per il Comune di Manduria, testimonianza concreta di una vita interamente dedicata all’arte e alla sua terra.
- Pozzo nel piazzale Scegnu (Ponte Pliniano).
- Restauro della Cripta di San Pietro Mandurino.
- Restauro del monumento a Nicola Schiavoni.
- Restauro e ristrutturazione del Calvario, con dipintura di nuovi affreschi.
- Tripode e lettere in ferro battuto e intervento artistico su elementi decorativi del Monumento ai Caduti.
- Restauro dell’ala del cortile del Palazzo Comunale.
- Sistemazione e costruzione del plafone nel gabinetto del Sindaco.
- Costruzione di un armadio scolpito e di una console in legno di noce per il gonfalone comunale, nella sala del Consiglio.
- Lavori di sistemazione nella Biblioteca Comunale: 3 busti in gesso patinato raffiguranti uomini illustri manduriani, caminetto in pietra in stile antico, più 2 bifore, 5 lanterne e 7 lampadari in ferro battuto, infine, un cancello in ferro battuto con relativa doratura antica.
- Crocifisso in legno di noce scolpito per il salone consiliare.
- Lavori di sistemazione del salone consiliare: completati il soffitto e gli affreschi del fregio, raffiguranti luoghi e scene di folclore paesano.
- Numero 8 grandi ritratti su tela, dipinti a olio, di uomini illustri manduriani, da collocare nel salone del Consiglio.
- Numero 5 grandi presepi all’aperto (realizzati negli anni 1965–1969), premiati con il massimo riconoscimento.
- Esecuzione di un quadro di grandi dimensioni raffigurante la Pietà, nella cappella comunale del cimitero.
- Ha curato inoltre l’arredamento del Salone Comunale e di altri ambienti destinati a mostre, cerimonie, conferenze, convegni e dibattiti patrocinati dall’Amministrazione Comunale.
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.