Il vetro infranto
“Ridateci almeno le nostre fedi, sono ricordi unici e insostituibili”. Con queste parole gli imprenditori manduriani Olimpia Dimitri e Vincenzo Caroppa lanciano un appello accorato ai ladri che, nella notte tra il 2 e il 3 settembre, hanno fatto irruzione nella loro abitazione devastandola.
I due, titolari del GinPlease nel centro storico di Manduria e del Toca Toca a San Pietro in Bevagna, hanno raccontato lo sfogo sui social dopo aver scoperto la casa a soqquadro: finestre e mobili distrutti, effetti personali spariti, insieme a gioielli e risparmi accumulati in anni di lavoro.
“Proprio mentre eravamo impegnati a spaccarci la schiena, lavorando duramente e onestamente per offrire il nostro contributo e rendere più accogliente la festa del nostro Santo Patrono – scrivono i due imprenditori – voi avete fatto visita alla nostra casa portando via tutti i nostri ricordi e il frutto del nostro lavoro. A voi ladri chiediamo un gesto di umanità, se ne avete ancora”. Particolarmente dolorosa la perdita delle fedi nuziali: “Le nostre fedi non le portiamo al dito perché non riusciamo a lavorare con anelli alle mani. Se potete, prima di scioglierle, restituitecele. Il 9 settembre sarà il nostro anniversario di nozze e sarebbe un gesto importante da parte vostra”. Infine, l’appello si estende anche ai gestori dei compro oro: “Se vi capitano fedi in oro con inciso Olimpia o Vincenzo con la data 9/9/1989, vi chiediamo di contattarci subito”.
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2 commenti
Manduriano
oggi, sab 6 settembre 08:57 rispondi a MandurianoL'unica cosa che funziona a Manduria è solo la delinquenza,per il resto tutto peggiorato,mi.dispiace per i signori derubati,che con il loro lavoro cercano di dare un immagine migliore a questo paese.
Marco
oggi, sab 6 settembre 08:47 rispondi a MarcoPeccato che non avessero i sistemi di allarme?? L'invidia poi è assai per tanti mandriani che non vogliono lavorare ma solo fare i delinquenti...