
Natura e territorio è il progetto ideato, ed in continuo miglioramento, dalla “Macelleria Fanuli 1884” in collaborazione con la società agricola Nitti, masseria situata nella bassa Murgia, a circa 6 chilometri da Alberobello. La masseria, con l’attenzione e passione di Mimmo Fanuli, espertissimo in razze e carni bovine, nonché macellaio da diverse generazioni, attento alla salubrità e qualità delle sue carni, allevano allo “stato semi brado” animali, selezionati geneticamente, di razza: Podolica, Marchigiana, Romagnola e Chianina, rispettando tutti gli standard e parametri del benessere animale.
La passione per questo lavoro ha portato Mimmo Fanuli e Domenico Nitti, allevatore e proprietario della masseria, insieme alla dottoressa agrozootecnica Adele Dinoi, ad uno studio sempre più attento della nutrizione ed alimentazione dei propri capi, chiamando uno dei maggiori esponenti del settore ed esperto in consulenze nutrizionali, il professore Carlo Angelo Sgoifo Rossi, docente dell’Università di Milano. Grazie al bilanciamento della sua dieta, gli animali ricevono giornalmente materie prime selezionate di alta qualità, di cui un “gruppo prova” viene alimentato con razioni che apportano alla carne acidi grassi insaturi, integrate di semi di lino estruso, in grado di aumentare, in maniera significativa, il contenuto di omega-3. È stato dichiarato scientificamente che, una dieta arricchita di acido alfa-linolenico, abbia effetti positivi per la salute sia dell’animale che dell’uomo, come ampiamente spiegato nel link in allegato, (https://informatorezootecnico.edagricole.it/senza-categoria/acidi-grassi-omega-3-non-solo-functionalfood/).
Secondo analisi di laboratorio, sul grasso della carne, un buon apporto di semi di lino riesce ad ottenere un incremento dal 40 al 50% in più del contenuto di omega-3. Per cui, il sistema di allevamento controllato con passione è finalizzato all’ottimizzazione della qualità della carne e al controllo dello stato di salute degli animali.
Altresì, l’alimentazione animale gioca un ruolo fondamentale riguardo la sostenibilità ambientale, per la quale la macelleria Fanuli e l’allevatore Domenico Nitti, si impegnano a prediligere foraggi, legumi e cereali locali a Km 0, quali: orzo, fava, lenticchia e cece, valide alternative al mais e alla soia, come materie prime che garantiscono allo stesso modo un’efficienza produttiva ed un valore biologico di altissima qualità. Sfatando il mito degli allevamenti come fonte di maggior inquinamento ambientale, il sistema di allevamento locale, ovvero il pascolo degli animali abbinato ad un’integrazione alimentare, mantiene gli equilibri della natura, quindi uno sviluppo del verde più intenso con conseguente maggiore consumo di Co2 quindi minore emissione ; gli ecosistemi naturali grazie al pascolamento, vengono conservati favorendo il ricambio delle essenze in natura ed il mantenimento dei boschi, di fondamentale importanza anche nella prevenzione degli incendi soprattutto nelle stagioni estive.
Secondo uno studio approfondito, considerando le fermentazioni ruminali, quelle delle deiezioni animali e considerando la Co2 legata alla produzione dei mangimi del settore zootecnico, il così detto “carbon footprint”, si calcola un’emissione di circa 5miliardi e 300 milioni di tonnellate di Co2 l’anno, del solo comparto zootecnico, allo stesso modo, calcolando quanto tutte le essenze vegetali, pascoli, mais e soia, sequestrano dall’atmosfera Co2, realizzate per produrre la razione alimentare per gli animali da reddito, si calcolano circa 23 miliardi e 700 milioni di tonnellate di Co2, quindi un risultato ambientale che viene portato in positivo di 3,5 volte.
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