
Con due megadiscariche, una ancora attiva ma colma e un’altra dismessa e mai bonificata che continua ad inquinare il sottosuolo (dati certificati Arpa); uno dei due impianti di compostaggio della provincia di Taranto; un vecchio depuratore che inquina e un altro che sverserà i reflui in eccesso in mare; con una piaga dei cattivi odori che non si riesce a debellare; con il dramma dei rifiuti abbandonati nelle campagne che non si è riusciti nemmeno a limitare; con una percentuale di raccolta differenziata ben sotto la media nazionale; con una elevata e sospetta incidenza di malattie respiratorie e tumorali su cui non si è fatta mai chiarezza. Con tutto questo “capitale” la Città di Manduria ha aderito alla Rete dei Comuni Sostenibili. Non si tratta di un organismo governativo ma di un’associazione sostenuta da Enel Spa a cui si aderisce pagando una quota di tremila euro l’anno. Il comune di Manduria, aderendo, si impegna a farsi monitorare annualmente e darsi degli obiettivi di miglioramento delle performance degli indicatori prefissati sulla sostenibilità ambientale dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite e l’Unione Europea.
L’adesione alla Rete dei Comuni Sostenibili è stata annunciata con soddisfazione dal sindaco Gregorio Pecoraro che tenta di farla passare come un traguardo quando invece si tratta di un mero impegno come tanti preannunciati in materia ambientale ma non ancora attuati. Li elenca lo stesso primo cittadino nel suo post Facebook: l’avvio del percorso verso la costituzione delle Comunità Energetiche; L’assegnazione di 3 Eco-compattatori mangiaplastica da installare in Città; L’accordo con Enel X per l’istallazione di colonnine per la ricarica delle auto elettriche; L’accordo con l’Associazione Plastic Free; L’avvio della procedura per la stesura del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile ed il Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile; La sperimentazione della tariffa puntuale sulle attività commerciali, un sistema premiale per incentivare alla minore produzione di rifiuti.
Tutti impegni a venire, insomma, che comunque non intaccheranno i grossi problemi di natura ambientale elencati all’inizio di questo articolo.
Nazareno Dinoi
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2 commenti
Marco Mazza Santomartino
mar 13 dicembre 2022 12:37 rispondi a Marco Mazza SantomartinoFumo negli occhi, che lascia i problemi irrisolti, brucia 3000 euro a monitorare quello che già l&olfatto dei cittadini purtroppo avverte , e prende dei generici impegni su quel che si farà e su quel che si dovrebbe fare..... Tra discariche e scariche a mare , sa proprio di presa per il c...
Lorenzo
mar 13 dicembre 2022 08:04 rispondi a LorenzoCi siamo dimenticati di come sono tutelate le riserve Marine ( Chidro, Salina e Palude)? Per non dimenticare le poche dune naturali rimaste unitamente a quelle artificiali? E le piste ciclabili? Pagliacci. Opinioni