Mercoledì, 21 Maggio 2025

Cronaca

Richiesta di rinvio a giudizio per tutti i 75 indagati dell’inchiesta “Impresa” condotta dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Lecce

Inchiesta “Impresa” la Procura antimafia chiede il processo per tutti gli indagati TUTTI I NOMI

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Conferenza stampa operazione IMpresa Conferenza stampa operazione IMpresa | © La Voce

Richiesta di rinvio a giudizio per tutti i 75 indagati dell’inchiesta “Impresa” condotta dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Lecce che il 4 luglio dello scorso anno portò in carcere venti persone e sei ai domiciliari tra politici, imprenditori e presunti affiliati alla sacra corona unita. L’inchiesta denominata “Impresa” è quella che ha aperto le porte del Comune di Manduria all’accesso antimafia del Ministero dell’Interno con serie probabilità di uno scioglimento per mafia. Il giudice delle udienze preliminari Giovanni Gallo ha fissato l’udienza per il giorno 20 marzo alle ore 9,30 nell’aula di massima sicurezza della casa circondariale di Lecce.Le accuse a vario titolo tra gli indagati riguardano l’associazione mafiosa, scambio di voti, gare truccate, estorsioni, traffico di droga, tangenti ed atri reati minori. I politici manduriani coinvolti sono Nicola Dimonopoli e Massimiliano Rossano (il primo a piede libero il secondo ancora in carcere), rispettivamente ex presidente del Consiglio ed ex assessore della passata giunta del sindaco Roberto Massafra che non è stato per niente toccato dall’inchiesta.

Secondo la Procura distrettuale antimafia il clan, diretto dal manduriano Antonio Campeggio (detto ‘Tonino scippatore’), Antonio Buccoliero (detto ‘Peppolino capone’) e Francesco D’Amore, non si occupava soltanto di spaccio di stupefacenti, estorsioni e riciclaggio di merce rubata, ma avrebbe procurato voti in occasione delle amministrative manduriane di maggio 2013 con lo scopo di ottenere il controllo sugli appalti pubblici e persino sui servizi del 118. In carcere finì anche il sindaco di Avetrana, Antonio Minò, infermiere professionale ed ex presidente dell’associazione ‘Avetrana soccorso’. Il primo cittadino avetranese che è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, è stato poi scarcerato. I giudici del riesame fecero cadere nei suoi confronti i gravi indizi di colpevolezza rispetto all’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. In seguito la Cassazione ha disposto una nuova udienza con un nuovo collegio che rivaluterà l’esistenza o meno della tentata estorsione. Restano in piedi anche nei suoi confronti tutti gli altri reati per i quali il pm ha chiesto il rinvio a giudizio. Dimonopoli è invece accusato di aver fornito favori e promesse di denaro al presunto capo clan Campeggio in cambio di voti. L’ex assessore Rossano oltre all’associazione mafiosa deve rispondere di aver tentato di intascare tangenti. Il gup ha individuato anche le persone offese tra cui i comuni di Manduria, Erchie, Leporano, Pulsano, la Regione Puglia, la Asl di Taranto, l’Acquedotto pugliese e 23 soggetti privati.

I NOMI DI TUTTI GLI INDAGATI

Cosimo Abete 59 anni, Maria Ancora 51 anni, Davide Biasi 39 anni, Cosimo Bisci 30 anni, Vito Luigi Blasi 57 anni, Antonio Bonetti anni 47, Giuseppe Borgia 44 anni, Pierpaolo Borgia 31anni, Giovanni Buccoliero 51 anni, Giuseppe Buccoliero 50 anni, Pietro Calò 52 anni, Antonio Campeggio 48 anni, Luciano Carpentiere 52 anni, Camillo Ciccarè 67 anni, Maurizio Ciccarone 30 anni, Pietro Corona 62 anni, Fernando d’Ambrogio55 anni, Daniele D’Amore 53 anni, Francesco D’Amore 59 anni, Carlo Gabriele Daggiano 36 anni, Agostino De Pasquale 50 anni, Leonardo De Santis 74 anni, Giovanni Riccardo De Santis 50 anni, Simona De Santis 44 anni, Simone De Valerio 41 anni, Nicola Dimonopoli 53 anni, Daniela Donatelli 50 anni, Antonio Fanuli 44 anni, Salvatore Laneve 55 anni, Paolo Lanzo 53 anni, Teodosio Leo 31 anni, Pasquale Locorotondo 59 anni, Damiano Locritani 33 anni, Daniele Lorusso 37 anni, Vincenzo Magliulo 60 anni, Giuseppe Mancuso 59 anni, Costanza Manelli 31 anni, Domenico Margheriti 59 anni, Giuseppe Antonio Salvatore Margheriti 47 anni, Arnaldo Marinelli 57 anni, Cosimo Mazza 57 anni, Gianluca Mazza 24 anni, Gianpiero Mazza 37 anni, Giuseppe Mazza 63 anni, Vito Mazza 41 anni, Cosimo Merolla 49 anni, Luigi Miccolì 72 anni, Ciro Mazza 60 anni, Antonio Minò 58 anni, Marco Monaco 27 anni, Fabrizio Monte 50 anni, Luigi Morgante 46 anni, Cosimino Morleo 45 anni, Giovanni My 34 anni, Francesco Palmisano 39 anni, Marcello Palmisano 55 anni, Gianluca Palombella 42 anni, Cataldo Panariti 37 anni, Massimiliano Pedone 39 anni, Pasquale Pedone 64 anni, Cosimo Damiano Pichierri 54 anni, Michele Gino Pichierri 26 anni, Giorgio Pitardi 63, Ferdinando Portogallo 36 anni, Massimiliano Rossano 47 anni, Antonio Scorrano 35 anni, Vincenzo Simeone 60 anni, Oronzo Soloperto 37 anni, Francesco Spina 76 anni, Giovanni Stano 44 anni, Cosimo Storino 45 anni, Emilio Tosello 60 anni, Leonardo Trombacca 38 anni, Erminio Vitillo 63 anni, Guido Zancanaro 72 anni.

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