
La gelosia lo avrebbe consumato, distruggendo anche il rapporto con la donna che amava diventata poi vittima di continue vessazioni con atti di violenza fisica.
Per questo un manduriano di 44 anni è stato denunciato dalla ex compagna e nei suoi confronti sono scattate le misure previste dal «codice rosso» con l'applicazione del braccialetto elettronico e il divieto di avvicinamento alla vittima.
Il prossimo 14 maggio, invece, il gup Giovanni Caroli, in camera di consiglio, valuterà la richiesta di patteggiamento presentata dal difensore dell'imputato, l'avvocato Antonio Liagi. La donna che si costituirà parte civile, si è invece affidata all'avvocatessa Cinzia Filotico. I reati contestati all'uomo sono quelli di maltrattamenti e minacce e si sarebbero consumati per tutto il 2024 sino alle prime settimane di gennaio scorso quando la donna ha deciso di allontanarsi e denunciare ai carabinieri le presunte violenze subite.
Secondo il suo racconto, i rapporti si sarebbero incrinati per via di una ingiustificata quanto ossessiva gelosia del compagno che rendeva impossibile la convivenza. Sospettoso di tutto, il 44enne avrebbe iniziato a limitare le normali relazioni della coppia con amici e parenti arrivando a minacciare e infine ad usare violenza nei confronti della donna. In una di queste liti, l'imputato le avrebbe scagliato contro una lastra di plexiglass procurandole una ferita sulla fronte.
La notte dell'ultima dell'anno, ha poi raccontato la donna nella sua denuncia, l'uomo che l'accusava sempre di tradimento, le avrebbe messo le mani al collo. Spaventata da quella violenta reazione, la donna in quella occasione aveva chiamato i carabinieri. Nella dettagliata querela finita poi sul tavolo della pm Marzia Castiglia, la donna dà conto di un rapporto iniziato bene ma avvelenato poi dalla ossessiva gelosia dell'uomo che avrebbe reso impossibile la vita, con continue discussioni che duravano tutta la notte durante la quale la donna era costretta a restare sveglia per sentire le paturnie del compagno che l'accusava di averlo tradito. Decisa a lasciarlo, la reazione dell'uomo sarebbe stata ancora più possessiva con continui messaggi inviati a tutte le ore del giorno e della notte, non solo sul telefono e sui profili social della compagna ma anche su quelli dei parenti di lei. Una persecuzione vera e propria quella riferita dalla vittima che non avrebbe risparmiato il posto di lavoro di lei nella cui casella di posta elettronica, alla quale avevano accesso tutti i dipendenti, sarebbe arrivato un file audio che secondo il mittente conteneva la prova del tradimento. Una presenza virtuale divenuta poi fisica quando in uno degli ultimi episodi narrati, l'uomo si sarebbe presentato a casa della ex riuscendo ad entrare e costringendo la donna, spaventata, ad allontanarsi. Convinta a trasferirsi a casa della sorella, la presunta vittima ha così deciso di denunciare l'ex fidanzato raggiunto per questo dalla misura cautelare del braccialetto elettronico e dal divieto di avvicinamento. Sino al processo che si aprirà tra quattro giorni.
Nazareno Dinoi su Quotidiano di Puglia
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