Sabato, 3 Maggio 2025

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Gregorio D’Amicis, il partigiano «dei due mondi» manduriano

Gregorio D’Amicis, il partigiano «dei due mondi» manduriano Gregorio D’Amicis, il partigiano «dei due mondi» manduriano | © n.c.Siamo negli anni in cui non era permesso dissentire un’idea ed era sufficiente dire pubblicamente frasi contro il governo per essere arrestati e addirittura mandati al confino. Era il tristissimo ventennio fascista ed anche Manduria ha vissuto quel dramma. Sono quattro i manduriani, di nascita o residenti nella cittadina messapica, la cui storia di deportazione per mano del regime fascista è raccontata in una vecchia pubblicazione dal tiolo «Il popolo al confino, la persecuzione fascista in Puglia», edita dal Ministero per i Beni culturali e ambientali e conservato negli Archivio centrale dello Stato. Si tratta di Giuseppe Coccioli di Lorenzo e Mileto Giuseppina, nato a Erchie e residente a Manduria, «coniugato con quattro figli, gelataio, antifascista»; Giuseppe Umberto Loiacono, fu Damiano e di Di Cursi Addolorata, nato a Manduria e residente a Taranto, «coniugato con un figlio, muratore, comunista»; Giovanni Taglienti, fu Giovanni e fu Mignier Maria, nato a Manduria e residente a Valle di Maddaloni (Cesena), «celibe, diploma magistrale, pensionato, apolitico; e Gregorio D’Amicis (o De Amicis), di Salvatore e di Pisano Crocifissa, nato e residente a Manduria, «coniugato con quattro figli, contadino, aggiustatore meccanico, comunista». Coccioli fu arrestato il 26 novembre del 1940 «per aver esaltato la potenza economica e finanziaria inglese e per avere espresso giudizi negativi sulle forze armate italiane e sull’andamento della guerra». Fu confinato per questo sull’isola di Ustica, in Sicilia per sette mesi e 23 giorni. Loiacono fu arrestato per «attività sovversiva» il 19 novembre del 1926 e confinato sull’isola di Favignana, provincia di Trapani, per due mesi. Taglienti fu arrestato il 27 dicembre del 1935 «per avere espresso giudizi negativi circa l’operato del regime, affermando fra l’altro: succeda quel che succeda, basta che questo governo se ne vada». Fu assegnato al confinato a Lungro, in Basilicata, per un anno. La storia più travolgente dell'epoca è stata quella del manduriano, D’Amicis o De Amicis (nei documenti il cognome appare nei due modi). Il contadino-meccanico fu arrestato l’8 dicembre del 1941 «per essersi arruolato volontario e aver combattuto nella brigata internazionale durante la guerra civile in Spagna. Fu assegnato al confino per anni cinque sull’isola di Ventotene, nell’arcipelago laziale (la stessa isola dove alcuni anni prima era stato internato Sandro Pertini, ndr)». Il rivoluzionario manduriano fu liberato il 23 agosto del 1943 in seguito alla caduta del fascismo. Ecco l’avventurosa storia del giovane combattente comunista. «Già iscritto alla sezione socialista di Manduria insieme ai fratelli Carmelo e Vito, nel 1929 emigrò clandestinamente in Francia. Nel settembre del 1936 si recò volontario in Spagna a combattere nell’esercito rosso; inquadrato nel battaglione Matteotti della brigata internazionale, fu ferito tre volte. Il 28 novembre del 1939, in seguito alla sconfitta dei miliziani, fu internato in Francia nel campo di concentramento di Argèles-sur-Mer da dove venne trasferito a Vernet come comunista ex miliziano e poi affidato alla Commissione italiana di armistizio che lo consegnò alla polizia italiana al confine di Mentone». (Si ringrazia l’avvocato Dionisio Gigli per la disponibilità del materiale) Riceviamo e pubblichiamo l'interessante nota inviataci da Mario Gianfrate, autore di un saggio sull'argomento
«In riferimento all'articolo su Gregorio De Amicis nel quale l'antifascista di Manduria viene definito "comunista", preciso che tale non è mai stato.
  Già segretario della locale sezione socialista, partecipa alla Guerra di Spagna nella formazione "Matteotti",
  dichiaratamente socialista.
  Oltretutto i primi a partire a difendere la Repubblica spagnola furono gli azionisti e gli anarchici. In un primo momento, Stalin ritenne di non prendervi parte a causa di contrasti con il governo spagnolo, a maggioranza anarchica. Ampie notizie su Gregorio De Amicis le potete trovare nel (mio) saggio:
Mario Gianfrate - Kenyon Zimmer, Michele Centrone Tra vecchio e nuovo mondo -  Anarchici Pugliesi in difesa della  libertà spagnola. Suma Editore. Cordiali saluti».

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4 commenti

  • roberto
    dom 27 settembre 2015 04:43 rispondi a roberto

    Sovente in estate al tramonto del sole, quando l'afa diurna lascia il posto ad un venticello leggero quasi impercettibile, mi pice passeggiare per le strade della citt senza prefissare una meta od un itinerario preciso ,ma esclusivamente onde godere di quel silenzio che il risultato del canonico esodo estivo dei concittadini verso il nostro mare. Nell'imboccare le vie cittadine lo sguardo si pone sulle antiche mattonelle di maiolica infisse sugli angoli dei muri delle case, sulle quali vi inciso il nome del personaggio a cui intitolata tale via. Alcuni sono nomi famosi per le loro gesta, o presunte tali, che hanno riempito i libri di storia, a mio tempo studiati, e su di loro si sono creati miti e leggende ancor oggi attuali. Durante il percorso cittadino noto anche che molte delle nostre vie contengono nomi, non altisonanti, non reperibili su testi scolastici, privi di aloni enfatici e mancanti di titoli nobiliari od onorifici.

  • roberto
    dom 27 settembre 2015 04:43 rispondi a roberto

    Per la maggior parte degli abitanti risultano nomi anonimi e chi abita in tali vie spesso disconosce cosa abbia fatto in vita tale signore, o altro personaggio legato alla nostra terra, per meritarsi l'essere ricordato dai posteri tramite una strada cittadina. Sono uomini e donne che con il loro sapere, le loro azioni, fedeli ad un ideale e spesso con il loro sacrificio hanno dato lustro alla nostra citta per avergli dato i natali e resi orgogliosi i concittadini e tra questi il De Amicis, Lucia pezzuto, i fratelli Bianco, Raimondo da Francavilla, gli Schiavoni ed altri innumerevoli personaggi che la nostra citt vanta ed alle cui imprese si deve il progresso della nostra comunit ed inoltre i nostri ragazzi a scuola dovrebbero essere sollecitati alla conoscenza dei loro concittadini illustri che sono storia del nostro passato.

  • FDB
    dom 27 settembre 2015 04:13 rispondi a FDB

    ma come si fa a leggere un articolo con la pagina che continua a scattare una volta in su e una volta in gi a causa della massiccia pubblicit presente su questo sito? @REDAZIONE: ma almeno togliete la pubblicit scaduta, la Fiera del Levante terminata da 7 giorni!!!

  • Carlo.
    dom 27 settembre 2015 10:50 rispondi a Carlo.

    Mentre leggo l'articolo la mia mente va a quei grandi partiti che hanno fatto la storia, e che sono stati ridotti a brandelli dai novelli politici, che fanno solo commemorazioni teoriche dei tempi passati.

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