
Torre Colimena, frazione di Manduria, continua a far parlare di sé per le problematiche legate alla gestione dei rifiuti ingombranti. Un cittadino avetranese, proprietario di una seconda casa nella località balneare, ha infatti sollevato una questione che tocca un nervo scoperto: il ritardo nei servizi di smaltimento dei rifiuti.
A seguito di lavori di ristrutturazione, il cittadino ha richiesto il ritiro di vecchi mobili, ma si è visto assegnare una data per il servizio ben due mesi dopo la richiesta, il 4 agosto. Questa attesa straordinaria è difficilmente comprensibile, soprattutto considerando il regolare versamento della tassa sui rifiuti, che viene definita “salata”. I cittadini si aspettano di ricevere in cambio un servizio più rapido ed efficiente.
La questione si complica ulteriormente se si prende in considerazione l'impegno del Comune nella lotta contro l'abbandono dei rifiuti. Da un lato, l'amministrazione si attiva per reprimere questo fenomeno, dall'altro, però, non fornisce un adeguato servizio di ritiro. Si avverte quindi un senso di frustrazione tra i residenti, che assistono a un'amministrazione maggiormente concentrata su iniziative di aumento delle entrate, come le “strisce blu”, piuttosto che sul miglioramento dei servizi essenziali per i cittadini.
In aggiunta, ci sono anche problemi infrastrutturali che non possono essere ignorati. È trascorso più di un anno dal crollo dell'argine del canale del porticciolo di Torre Colimena, e la situazione non è stata ancora risolta. Un segnale di disinteresse che suscita preoccupazioni nei residenti e nelle persone che frequentano la zona.
La speranza è che, attraverso la pubblicazione di queste problematiche, l’amministrazione comunale di Manduria possa finalmente prendere in considerazione le esigenze degli abitanti e intraprendere azioni concrete per migliorare il servizio di ritiro rifiuti ingombranti e risolvere anche le questioni infrastrutturali, riportando Torre Colimena al centro dell’attenzione e della cura che merita.
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