È finita con un’assoluzione il processo che vedeva imputato un imprenditore di Manduria, titolare di un’impresa edile, con l’accusa di falsità ideologica in concorso con un dipendente del comune di Manduria che gli investigatori non sono riusciti ad individuare.
La vicenda è nata nel 2015 quando una manduriana diede incarico ad un’impresa del posto di effettuare importanti lavori di ristrutturazione nella propria abitazione del valore di circa 50mila euro dando così mandato ad un geometra di comunicare l’inizio lavori all’ufficio preposto del comune di Manduria.
A quanto pare, però, tali lavori sarebbero stati conclusi dall’impresa dell’imputato che per provare ciò, secondo l’accusa, avrebbe attestato falsamente agli uffici comunali la conclusione dell’opera presentando una certificazione a nome del geometra che invece disconosceva tale atto ed anche la sua firma.
La proprietaria dell’immobile e il geometra presentarono quindi querela contro l’imprenditore che al termine del processo svolto con il rito abbreviato si è concluso con l’assoluzione. Il suo avvocato difensore, Cosimo Micera, ha fatto rilevare delle incongruenze nella documentazione presente agli atti del processo che hanno portato la giudice del dibattimento, dottoressa De Roma, ad emettere la sentenza assolutoria.
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2 commenti
Marco
mer 8 marzo 2023 12:58 rispondi a MarcoQuand'è che utilizzeranno la Posta elettronica certificata PEC così il geometra non può rinnegare... 🧟♂️®
Marco
mer 8 marzo 2023 12:56 rispondi a MarcoQuand'è che utilizzeranno la Posta elettronica certificata PEC così il geometra non può rinnegare... 🧟♂️®