Lunedì, 29 Aprile 2024

Cronaca

Ripreso dalle telecamere di sorveglianza

E’ caccia a Manduria all’uomo che insegue e insidia ragazze

È caccia all’uomo che sabato sera a Manduria si è macchiato di un intollerante atto sessuale nei confronti di una minorenne. L’episodio su cui stanno indagando gli agenti del locale commissariato della polizia di Stato, è avvenuto sul viale della stazione ferroviaria Sud Est di Manduria dove alcune telecamere di sorveglianza hanno ripreso gli attimi precedenti e successivi all’attacco del maniaco il quale ha preso di mira due ragazze di diciassette anni, una di Sava e l’altra di Manduria che rientravano a casa. Dal loro racconto, fatto prima i genitori e poi ai poliziotti, le due amiche percorrevano a piedi l’ampio marciapiede di Viale Mancini ed hanno girato l’angolo di via San Paolo della Croce quando alle loro spalle è sopraggiunto un uomo che senza dire una parola avrebbe allungato le mani toccando le parti intime di una di loro. L’azione inaspettata ha lasciato senza parole le due ragazze che terrorizzate si sono date alla fuga bussando a tutte le porte che incontravano sino a quando una di queste non si è aperta facendole entrare.

Le diciassettenni in fortissimo stato di choc sono riuscite a fatica a raccontare l’accaduto che ha messo in allarme gli abitanti della casa i quali hanno immediatamente chiamato i genitori e la polizia. Nel frattempo la ragazza che era stata insidiata è stata colta da malore e accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale Marianna Giannuzzi dove è stata raggiunta dai parenti. Dopo i dovuti accertamenti e la somministrazione di calmanti, i sanitari hanno dimesso la minorenne che è stata accompagnata negli uffici del commissariato dove lei e l'amica hanno fornito i dettagli di quanto era avvenuto.

Gli investigatori alla guida del dirigente del commissariato, vice questore aggiunto Maurizio Greco, hanno immediatamente avviato le indagini alla ricerca di testimonianze o di telecamere che potrebbero aver ripreso la scena. In effetti qualcosa è stata immortalata dal sistema di videosorveglianza esterno del «Jackpot Bar». Dalle immagini acquisite dalla polizia si vedono le due ragazze che camminano con passo svelto per rientrare a casa prima del coprifuoco e appena escono fuori dall’inquadratura arriva dietro di loro, quasi correndo, un uomo. Le telecamere non riprendono l’aggressione ma immortalano la stessa figura maschile che dopo pochi secondi torna indietro di corsa e si allontana. Altre telecamere avrebbero ripreso anche l’auto sulla quale il presunto violentatore si è infilato per dileguarsi. Sarebbe una utilitaria di colore rosso. Grazie a questi video, gli investigatori avrebbero delle piste interessanti da seguire per risalire all’autore del gesto che ha creato uno stato di forte stress alle due vittime e alle rispettive famiglie.

La madre della diciassettenne che ha subito il palpeggiamento non sa darsi pace ed è seriamente preoccupata per la figlia che da quella sera vive nel terrore di dover nuovamente uscire e incontrare il maniaco. «Spero tanto che riescano ad individuarlo ed arrestarlo prima che compia nuovi e più gravi atti che mia figlia non dimenticherà mai», afferma la madre seriamente preoccupata per lo stato psichico della ragazza. Gli agenti della polizia avrebbero inoltre individuato e acquisito le registrazioni di altre telecamere di sorveglianza posizionate lungo il tragitto percorso dall’uomo e dalle due ragazze. Una di queste potrebbe aver ripreso l'atto sessuale e le vie di fuga dell'utilitaria rossa.
Nazareno Dinoi

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3 commenti

  • sara
    mer 6 ottobre 2021 05:07 rispondi a sara

    Che schifo di paese di gente innumana indecenti ,paragonabile ai paesi dove ci sono le bande armate e tanta corruzione

  • Tiziana
    gio 13 maggio 2021 11:22 rispondi a Tiziana

    I carabinieri provassero a vedere sugli indumenti della ragazza che è stata toccata a prelevare le impronte digitali del presunto violentatore...

  • Mario Fortunato
    mar 11 maggio 2021 11:23 rispondi a Mario Fortunato

    Ci vogliono più pattuglie in giro, far sentire la presenza dello stato sul territorio.

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