
Sono iniziati nei primi giorni di settembre 2023 i lavori per la realizzazione dei nuovi tronchi fognari nel quartiere Sant’Antonio, una delle aree di Manduria storicamente più trascurate dal punto di vista delle infrastrutture idriche e fognarie. L’intervento, finanziato dall’Autorità Idrica Pugliese (AIP) con un investimento di 850.000 euro, rappresenta un passo fondamentale per il collegamento dell’intero quartiere alla rete idrica e fognaria cittadina. Tuttavia, i residenti vivono da mesi una situazione difficile tra disagi quotidiani, ritardi e condizioni ambientali critiche.
Il cantiere ha subito un primo rallentamento già a ottobre 2023, quando durante gli scavi all’angolo tra via Celestino Scarciglia e via Michele Greco è stata rinvenuta una necropoli di epoca antica. L’area, designata per la costruzione delle vasche di raccolta reflui dotate di pompe di spinta, è stata sottoposta a indagini archeologiche da parte della Sovrintendenza per circa un mese. Conclusi gli studi, si è deciso di ricoprire l’area, riasfaltare la strada e spostare il progetto delle vasche venti metri più avanti, all’incrocio tra via Scarciglia e via Re Pirro.
Da dicembre 2024 fino ad oggi, le strade interessate dagli scavi si trovano in uno stato di cantiere permanente che ha causato notevoli disagi ai residenti. L’accesso a garage, depositi e locali destinati a macchinari agricoli e utensili è di fatto bloccato, compromettendo le attività lavorative e la quotidianità degli abitanti.
Negli ultimi cinque mesi si sono inoltre susseguiti ulteriori ritrovamenti archeologici di epoca messapica, che hanno determinato nuove sospensioni e rallentamenti dei lavori. Una circostanza prevedibile, considerando la vicinanza al Parco Archeologico e all’antica città messapica, sulla cui area oggi sorge il quartiere Sant’Antonio.
I cittadini, pur consapevoli del valore storico del sottosuolo, lamentano l’estrema lentezza delle operazioni di scavo e sollecitano da tempo una maggiore efficienza da parte della Sovrintendenza alle Belle Arti.
Come se non bastasse, nell’ultimo mese è esploso il problema della polvere: la stagione siccitosa, il vento costante e la mancata asfaltatura dei tratti di strada già lavorati – attualmente ricoperti solo con terra di risulta – hanno trasformato l’aria in una nube irrespirabile, soprattutto nelle ore più calde della giornata.
I residenti di via Re Pirro e delle vie circostanti chiedono un intervento urgente del sindaco e degli amministratori comunali, affinché effettuino un sopralluogo nelle aree interessate, verifichino le condizioni ambientali e valutino soluzioni immediate per mitigare i disagi. «Siamo stanchi di convivere con la polvere – denunciano – e temiamo che al primo acquazzone ci troveremo a fare i conti anche con il fango.»
Nel frattempo, il quartiere attende risposte concrete. Dopo anni di promesse e attese, gli abitanti di Sant’Antonio chiedono semplicemente di poter tornare a vivere dignitosamente.
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