
La nuova pista ciclabile in fase di realizzazione a San Pietro in Bevagna, frazione costiera del Comune di Manduria, finisce al centro delle polemiche. A sollevare forti perplessità è l’impatto che l’opera avrà su un’attività storica del territorio: il Club Azzurro, unica struttura sportiva della zona frequentata da giovani e famiglie.
A lanciare l’allarme è Agostino Capogrosso, ingegnere ed ex consigliere comunale del Comune di Manduria, che sottolinea come il nuovo tracciato della pista potrebbe compromettere gravemente la sopravvivenza dell’attività. Secondo Capogrosso, l’infrastruttura andrebbe a occupare una fascia di terreno precedentemente privata, ceduta tempo fa al Comune per finalità urbanistiche. Quello spazio, destinato in origine alla sosta temporanea o a parcheggi funzionali, verrebbe ora sottratto all’uso pubblico, impedendo anche brevi fermate per clienti e visitatori.
"Un esercizio commerciale ha il diritto di operare senza ostacoli irragionevoli imposti dall’Ente pubblico – dichiara Capogrosso –. È impensabile che un’opera pubblica così importante venga realizzata senza un adeguato confronto con le attività locali, ignorando le conseguenze pratiche sul tessuto economico già fragile della zona".
Il Club Azzurro rappresenta da anni un punto di riferimento per la comunità, offrendo spazi per attività sportive come calcetto e tennis, in un territorio privo di strutture analoghe. “È l’unico luogo di aggregazione giovanile rimasto a San Pietro in Bevagna – sottolinea Capogrosso – e rischia di essere fortemente penalizzato da un progetto che, seppur condivisibile negli obiettivi, risulta sbilanciato nei modi”.
L’ingegnere propone di rivedere il tracciato in quel tratto specifico, sfruttando proprio l’area già ceduta per ridurre i disagi e garantire un accesso sicuro e funzionale all’attività. “Il progresso non può essere costruito sacrificando chi, ogni giorno, contribuisce alla vitalità del territorio – conclude –. Serve dialogo, buon senso e una revisione responsabile del progetto”.
Nel frattempo, cresce la preoccupazione tra i residenti e tra altri operatori economici della zona, che temono ripercussioni simili con l’avanzare del cantiere.
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3 commenti
Mariagrazia
oggi, dom 6 luglio 13:49 rispondi a MariagraziaSig Capogrosso purtroppo abbiamo dei professionisti allo sbando e un dittatore senza ne capu e coda. Questo vedo
FDB
oggi, dom 6 luglio 10:25 rispondi a FDBL'intervento dell'ingegnere sarebbe stato più completo se avesse evidenziato la necessità primaria del luogo ovvero marciapiedi sicuri anche dalle inondazioni delle piogge in considerazione che nel tratto in questione i pedoni sono di gran lunga superiori alle biciclette.
Paziente..molto paziente,già ricoverato
oggi, dom 6 luglio 10:17 rispondi a Paziente..molto paziente,già ricoveratoNoi cittadini Manduriani ci criticano perché non ci va bene nulla, siamo...PRIMITIVI. Ma OSSERVANDO l'operato di questa amministrazione che , lavora con ARROGANZA e alla CARLONA. 1)arroganza : senza effettuare alcun DIALOGO con i cittadini e neanche effettuare sopralluogo per capire le dinamiche..2) carlona : senza senso, senza seguire le regole necessarie. Se la carreggiata è già stretta e non si può "allargare" TU amministrazione NON PUOI COSTRUIRE UN'AUTOSTRADA, le misure non te lo permettono. Siccome siete l'amministrazione del cambiamento..tutto è possibile. Magari da questo suggerimento fatto...faranno l'autostrada con il limite di velocità di 10 Km/h. ...Manduria ha queste CAPACITÀ !! Mamma la capu !! 🤕..🤣🤣🤣🤣🤣