
La dottoressa manduriana vittima di un’aggressione verbale e fisica da parte dei genitori di un bambino che stava visitando durante il turno notturno in guardia medica a Maruggio, ha deciso di dimettersi perché non si sente più tutelata nel suo lavoro. «Oggi stesso ho rassegnato le dimissioni, mi dispiace per il lavoro a cui tenevo tanto e so che sarà difficile trovare un sostituto vista la carenza di medici, ma non riuscirei più a lavorare serenamente senza la presenza di un minimo di vigilanza», afferma la protagonista di questa triste vicenda non nuova per lei nella sua pur breve esperienza. «Mi è capitato di ricevere insulti e aggressioni verbali, ma questa volta ho avuto proprio paura perché se non fossero arrivati gli infermieri del 118 non so cosa sarebbe potuto accadere», conclude la professionista che subito l’aggressione si è recata al pronto soccorso dell’ospedale di Manduria dove i suoi colleghi le hanno riscontrato un trauma distrattivo alla spalla destra e uno stato d’ansia reattiva allo spavento con una prognosi di cinque giorni. Di tempo per riprendersi dallo choc ce ne vorrà di più perché da ieri la dottoressa trentaduenne non fa più dell’organico dei medici di guardia medica della Asl di Taranto.
Un turno da incubo per la dottoressa, descritto punto per punto nella querela contro ignoti presentata ieri ai carabinieri della compagnia di Manduria.
Intorno alle 3 della notte una coppia di villeggianti, a quanto pare non del posto, si è recata all’ambulatorio della continuità assistenziale maruggese chiedendo alla dottoressa di turno di risolvere in qualche modo un disturbo che il figlio lamentava ad un occhio. La professionista, ha raccontato lei stessa nella denuncia, ha visitato il piccolo e non vedendo alcun corpo estraneo nell’occhio, avrebbe cercato di calmare i genitori particolarmente ansiosi e agitati assicurando loro che l’occhio non presentava nessun problema e prescrivendo delle gocce di collirio da acquistare in farmacia.
Non soddisfatti del responso medico, la coppia avrebbe iniziato ad offendere la professionista accusandola di non essere stata in grado di vedere il corpo estraneo che loro invece vedevano e di non saper fare il suo mestiere. All’insistenza della dottoressa che cercava di calmare i due genitori invitandoli a rispettare il suo lavoro, i due si sarebbero agitati ancora di più urlandole in faccia, minacciandola di morte e strattonandola violentemente tenendola per un braccio. Fortunatamente sono arrivati i due soccorritori della vicina postazione del 118 che, utile le urla, sono entrati nello studio allontanando la coppia.
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2 commenti
Giuse Dinoi
mar 27 agosto 2024 09:49 rispondi a Giuse DinoiAllora a prescindere dal fatto che non fosse un oculista ,e sempre un dottore e anche una donna per cui non bisogna sostituirsi a un dottore,e nemmeno usare violenza contro le donne per cui lui e un uomo di 💩da curare sono i genitori perché vedo che a tutti i costi il figlio doveva avere perforza qualcosa nell'occhio, poteva essere anche un pelo o un granello di polvere,la dottoressa comunque si sarebbe accorta del corpo estraneo se ci fosse stato.
Mario
mar 20 agosto 2024 06:40 rispondi a MarioChiedo,da quando la guardia medica ha strumentazione x visita oculistica???? Che io sappia ha una brandina e strumento x misurare la pressione sanguigna e x sentire battito del cuore